Regia di Ascanio Celestini vedi scheda film
Rinchiuso bambino in manicomio per volontà di una famiglia disgraziata, Nicola viene risucchiato dalla materna violenza dell'istituto che lo svuota di ogni energia rendendolo incapace di prendere in mano la sua vita. Il film segue alternativamente Nicola adulto e Nicola bambino, prima e dopo il ricovero. Con fermezza ma senza animosità Celestini denuncia la segregazione del paziente psichiatrico, che, malgrado la riforma Basaglia, continua ad essere una realtà e non nega un moto di simpatia neppure per i carcerieri, che, a causa di una visione errata della follia, condannano alla solitudine uomini fragili in cerca di affetto. Con sensibilità e intelligenza Celestini è riuscito a realizzare un film inconsueto che sa essere toccante ma anche divertente, animato da personaggi memorabili; la suora, la nonna, il padre, la prostituta. Gli interpreti, bambini compresi, sono bravissimi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta