Regia di Stefano Bessoni vedi scheda film
Seconda regia, dopo Imago Mortis, opera di Stefano Bessoni. Krokodyle è un film troppo raffinato per incontrare l'attenzione delle distribuzioni home video. Originale e strano, con dialoghi superiori alla media.
Kaspar Toporski (Lorenzo Pedrotti) è un regista polacco appassionato di cinema sperimentale. Estimatore de Il cielo sopra Berlino, di Wim Wenders, incontra aspiranti cineasta delusi tipo Bertold (Francesco Martino) o personaggi stravaganti come Schultz (Franco Pistoni). Ossessionato dai coccodrilli, dei quali si circonda conservandone però solo resti, Toporski tenta di creare una forma di vita, l'homunculus, tramite elitari riti alchimistici.
Dopo l'interessante Imago mortis, Stefano Bessoni dirige il suo secondo lungometraggio. Non un horror in senso stretto, quanto un curioso tentativo di omaggiare un tipo di cinema suggestivo e raffinato (troppo raffinato) che trova nell'animazione a passo uno il suo vero motivo d'essere. Ne esce un prodotto molto curato visivamente e con testi sopra alla media ma sicuramente destinato a un pubblico cerebrale e introspettivo. Menzionato al Festival di Sitges (edizione del 2011) è rimasto nel nostro stesso paese purtroppo confinato nel limbo degli inediti. Krokodyle meritava, sicuramente, un trattamento migliore, quantomeno un passaggio televisivo, non foss'altro per le suggestive e magiche sequenze realizzate in stop motion.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta