Regia di Roberta Torre vedi scheda film
Lourdes (2009), Corpo celeste (2011), Habemus papam (2011) ed anche I baci mai dati sono tutti film che, negli ultimi tempi, hanno incentrato l'attenzione sul sacro, sul rito, sulla religione e, in particolare, sulla necessità dei miracoli. Su questo piano, il film della Torre è il meno riuscito della quaterna. Sembra che la regista milanese abbia ormai esaurito la propria vena creativa e si rifugia negli aspetti esteriori (che qualcuno continua a definire «almodovariani») delle sue opere d'esordio.
La cosa che di questo film mi sembra la più riuscita è l'ambientazione nella periferia catanese, che si presta quale sfondo squallido di un copione di cui la madre di Cristo (mentre altre volte si è trattato di altri personaggi che popolano il calendario cattolico) è chiamata ad inconsapevole protagonista. Ma, se la situazione di partenza è interessante, la realizzazione non è riuscita e già la sceneggiatura è piena di buchi e piste morte (perché sparisce il padre di Manuela? e l'onorevole, che sparisce così?) nonché assolutamente priva di progressione drammatica.
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