Regia di Roberta Torre vedi scheda film
Sarebbe stato più interessante se la protagonista avesse avuto davvero il dono di parlare con la Madonna e lo avesse rinnegato in nome del suo sogno di parrucchiera, quasi a suggerire che, se fosse vissuta oggi, in piena società dell'apparire, Bernadette avrebbe desiderato 'elevare' le acconciature e non le anime altrui. Lo script purtroppo sfiora soltanto questo spunto, lo accarezza e alla fine lo accantona, cedendo al moralismo e al sentimentalismo. Per fortuna, però, ancora una volta lo stile consente a Roberta Torre di volare più in alto delle sue velleitarie sceneggiature e toccare - anche solo per un attimo, fugace ma intenso - le vette estetiche riservate a chi crede nell'irriducibile 'alterità' della visione cinematografica (non a caso il film si apre proprio con uno sguardo che più 'altro' non si può....). Strepitosa la Finocchiaro, ottima la fotografia.
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