Regia di Pernilla August vedi scheda film
Brutto film psicologico vissuto sulle emozioni di una sola persona. Si tratta di una storia intima, ma troppo intima, troppo nascosta e troppo vissuta male. Personalmente non amo questiu diari intimi, amo invece i paradossi delle doppie interpretazioni, i diversi punti di vista. Mi sembra che il singolo punto di vista sia solo una posizione fortemente egoistica e imparziale. Non si comprende alla fine del film se tutti i ricordi siano veri o falsi, o se siano solo le emozioni interiori ad esagerare. Il film si delinea entro questi binari: frequenti flashback monotematici. Ad ogni modo dal film si comprende perché la percentuale di omicidi in Svezia sia così alta!
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