Regia di Pernilla August vedi scheda film
Film d'esordio di un'attrice di buon mestiere, proveniente dai ranghi del cinema bergmaniano, al quale sembra riallacciarsi nella sequenza del viaggio in macchina verso la clinica in cui è ricoverata la madre della protagonista. La regista sembra quasi girare una versione malata e survoltata del viaggio automobilistico del Posto delle fragole. Ma in Beyond i conflitti sono destinati a deflagrare, a creare fughe e conflitti che si possono pacificare soltanto con la morte. La famiglia è il solito nido di vipere e non soltanto quella della famiglia di immigrati finlandesi in Svezia della protagonista, perché non migliore è la squallida situazione che Leena trova in casa dell'amichetta, che convive con la madre e il suo psicotico compagno. Ma la tragedia dello spaesamento e dei conflitti indotti dall'alcolismo crea tali traumi dentro i due ragazzini, che solo dopo tanti anni Leena riesce a chiamare con il loro nome, sputando tutto in faccia alla madre morente, fino a chiamarla disperatamente («mamma!») quando la vita dell'anziana si spegne.
Molto bravi i ragazzini del film, ma anche Noomi Rapace, attrice intensa e di non banale bellezza.
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