Eva, una ragazza rumena appena licenziata dalla fabbrica in cui lavorava, decide all’improvviso di vendere tutti i suoi oggetti personali e di partire da Bucarest alla volta dell’Italia. Arriva a Melfi, cittadina lucana dove ha sede uno stabilimento della Fiat nel quale lavora Anna, una giovane operaia che vive con il padre disoccupato, la madre e la nonna inferma, che la incontra per caso e che la ospita a casa. Anche la famiglia accoglie Eva benevolmente, perché la ragazza è disposta a fare da badante alla nonna di Anna. Ma Eva, che si è intanto legata sentimentalmente a un operaio, non ha scelto a caso di recarsi a Melfi. È qui infatti che vive sua madre Katia, che non vede da nove anni e che vive con un losco individuo di nome Mirko. Mentre Eva fa i conti con il suo passato, Anna, che intanto ha lasciato Melfi poiché lo stabilimento è stato temporaneamente chiuso in seguito a un incendio, si sforza di costruire un futuro diverso a Napoli per studiare all’università.
Note
Massimo Coppola fa tesoro dell’esperienza maturata con la sua creazione Avere ventanni, serie di documentari girati per Mtv che per venti minuti scrutavano senza filtro nella vita di un ragazzo, nella sua città e nella sua quotidianità: il suo esordio nel cinema di fiction prosegue quel pedinamento vorace, incollando la macchina da presa alle sue protagoniste.
Che l'esordio nel lungometraggio di Massimo Coppola sia interessante, non c'è dubbio. Che lo stesso si possa definire pienamente riuscito, questo è un altro paio di maniche. Assuefatto ad uno stile documentaristico invasivo e alimentato da incontrollabili velleità autoriali, "Hai paura del buio" segue il viaggio in Italia di una giovane rumena alla ricerca di una madre emigrata nove anni… leggi tutto
Coppola da prova di grandi capacità registiche, inquadrature sofisticate, ricercate, al limite del “radical chic”, se vogliamo, ma mai stucchevole e sempre avvolgente. Chi vede in questo film un “Dardenne venuto male” non fa molto onore al nostro regista: la scuola è senz’altro quella, ma, oltre a non essere venuto affatto male, Coppola mette molto di… leggi tutto
Massimo Coppola, che di cinema non è del tutto digiuno, sceglie per il suo esordio la strada più difficile: quella del film d'autore, dalle tematiche moderne e ostiche, con frequente ricorso a soluzioni stilistiche improntate al risultato estetico prima ancora che alla formalità (tentando di emulare un punto di riferimento piuttosto in alto, quale è Godard); in una… leggi tutto
un film che vuole dire tanto ma con poche idee. la vita in romania,il lavoro in fabbrica,il paesino,la prostituzione delle madri straniere...c'è tutto!ma le idee per il cinema sono poche,e tutto sembra piu un documentario sulla protagonista.interessante forse ma lontan dai miei gusti,eccesso di "area autoriale" rende l'idea forse...
Che l'esordio nel lungometraggio di Massimo Coppola sia interessante, non c'è dubbio. Che lo stesso si possa definire pienamente riuscito, questo è un altro paio di maniche. Assuefatto ad uno stile documentaristico invasivo e alimentato da incontrollabili velleità autoriali, "Hai paura del buio" segue il viaggio in Italia di una giovane rumena alla ricerca di una madre emigrata nove anni…
Vediamo se riesco a battere un piccolo record: pubblicare la prima playlist del 2012! Un anno fatidico questo, come molti sapranno (anche solo per averne sentito parlare) legatoa una profezia dei Maya. Questa…
Alcuni anni fa attraversai un periodo della mia vita un pò particolare, uno di quei periodi che ti senti fuori dai binari (spero di aver reso l'idea) e non sai bene né come rientrarci e neppure se ne hai…
Coppola da prova di grandi capacità registiche, inquadrature sofisticate, ricercate, al limite del “radical chic”, se vogliamo, ma mai stucchevole e sempre avvolgente. Chi vede in questo film un “Dardenne venuto male” non fa molto onore al nostro regista: la scuola è senz’altro quella, ma, oltre a non essere venuto affatto male, Coppola mette molto di…
Un buon esordio per Massimo Coppola. L'incontro di due ragazze, un'operaia della Fiat di Melfi e una rumena alla ricerca della madre sfugge ogni lacrimevole soluzione e sorprende per durezza e taglio documentaristico. Notevole il confronto tra la giovane rumena e la madre, rea di averla abbandonata e solo risarcita negli anni importanti della sua crescita. E' davvero meglio una vita di stenti…
Un buon esordio per Massimo Coppola. L'incontro di due ragazze, un'operaia della Fiat di Melfi e una rumena alla ricerca della madre sfugge ogni lacrimevole soluzione e sorprende per durezza e taglio documentaristico. Notevole il confronto tra la giovane rumena e la madre, rea di averla abbandonata e solo risarcita negli anni importanti della sua crescita. E' davvero meglio una vita di stenti…
Massimo Coppola, che di cinema non è del tutto digiuno, sceglie per il suo esordio la strada più difficile: quella del film d'autore, dalle tematiche moderne e ostiche, con frequente ricorso a soluzioni stilistiche improntate al risultato estetico prima ancora che alla formalità (tentando di emulare un punto di riferimento piuttosto in alto, quale è Godard); in una…
Hai paura del buio. Non ci sono punti di domanda. Di domande ce ne sono poche anche fra Eva e Anna, 20enni o poco più, fiori d’acciaio nel panorama piatto delle campagne di Melfi. Quando si vedono si riconoscono, hanno la stessa fibra: forse per questo Anna non chiede nulla, trovandosi la sconosciuta Eva rifugiata in auto. La porta a casa, le offre un letto. Per istinto, senza punti…
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