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La solitudine dei numeri primi

Regia di Saverio Costanzo vedi scheda film

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La recensione su La solitudine dei numeri primi

di tafo
8 stelle

Ore 17:00 primo spettacolo, per essere il primo spettacolo c'è più gente del solito, tranne me e qualche altro tutte donne tra i 15 e i 50. Mentre mi chiedo il perchè di questa affluenza, mi ricordo che il film è tratto da un libro ( che non ho letto ) che ha venduto un sacco ed ha vinto pure il premio strega. Quindi tutti lettori del libro, probabilmente pure un libro sentimentaloide e mi ricordo che non ho portato i fazzoletti. Comunque... buio in sala e il film comincia...e non mi vergogno a dirlo raramente un inizio di film mi ha impressionato così, con un incipit che chiarisce subito l'estetica horror che dominerà su 3/4 del film.
E' vero che le scritte dei titoli  non si vedono bene ma le grida della bambina con il fratello che la prende per mano sulla musica dei Goblin con le ombre del pubblico è da applausi.
Questo film è fatto di ombre,nebbia,pioggia e neve, con una colonna sonora che alterna le musiche care ad Argento con Mike Patton, fino all'ultimo quarto del film fatto di silenzi, dove al maestro dell'horror italico si aggiungono il Kitano di Dolls e Antonioni. Il montaggio alla lost rende un pò difficile  entrare subito nell'opera, comunque questo è un film che fà male.
Il dolore dei due protagonisti è di quell definitivi che ti porti appresso per la vita perchè non è causato da una povertà di mezzi, ma è causato dalla povertà dei rapporti sociali e familiari. Questo male di vivere fa sì che quando i due si incontrano, pur riconoscendosi tra di loro in qualche modo, non riescono a stare insieme, perchè non riescono proprio ad alleviare le loro vite con un pò di felicità. le accuse al film di freddezza e di non creare una sorta di empatia per i due numeri primi, non ha visto un ritratto degli adolescenti finalmente cattivi, antidoto allo stereotipo moccioso e mocciano degli ultimi anni. Al regista interessa di più descrivere il mondo intorno ai due, ostile come la pioggia, sfumato come la nebbia, apparentemente bianco e pulito come la neve ma in realtà insidioso e scivoloso dove le ombre dei sogni amplificano la solitudine.
Luce in sala... i lettori del libro confusi e scontenti.. io anche confuso ma consapevole...un altro modo di fare cinema finalmente.  

Sulla colonna sonora

come non se ne sentivano da tempo, valore aggiunto.

Su Saverio Costanzo

Ha scontentato i lettori di Giordano, e i dati degli incassi secondo me lo confermano, ha stravolto con coraggio il libro dando libero sfogo alle sue ossessioni cinematografiche.

Su Alba Rohrwacher

brava

Su Luca Marinelli

bravo

Su Isabella Rossellini

come ha fatto il cinema italiano ha privarsi di lei?

Su Filippo Timi

mi ha fatto quasi sobbalzare sulla sedia

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