Regia di François Ozon vedi scheda film
Mi chiedo se non sia il miglior film di François Ozon che abbia visto. Ha tutti i numeri per esserlo. Sceneggiatura perfetta. Inizialmente, pensavo : « Un buon Ozon, c’è il tocco elegante della narrazione. Catherine Deneuve e Fabrice Luchini fanno centro fin dalle prime battute. Gérard Depardieu tarda ad entrare in scena, ma... Vediamo ». Poi, Gérard irrompe, il terzetto va in frantumi, la vicenda si complica. Un colpo di scena... Un altro... Un altro ancora ! Ah ! Siamo di fronte al capolavoro. Tutto è indovinato in questa commedia ambientata nella fine degli anni ’70. Vengono sottilmente osservati il vecchio partito comunista, il padrone reazionario, la moglie coinvolta dall’affermazione del femminismo, il figlio artista/contestatore che si scopre gay, la figlia in pieno complesso di Elettra, la segretaria che si concede al suo datore di lavoro, ma che non è per niente cretina... Gli interpreti sono al loro massimo livello. In particolare, Catherine Deneuve dimostra di essere ben lontana dal tramonto. François Ozon le offre l’occasione di ribadirlo e la divina la coglie in pieno. Il suo personaggio è complesso, i suoi rapporti con il marito (un Fabrice Luchini dalla dizione e dalla retorica scintillanti), i figli, il sindaco sua vecchia fiamma (Gérard Depardieu poliedrico, tenero, emotivo, spendido) sono improntati all’onestà, alla schiettezza che manca intorno a lei. Alcune scene corali e i continui risvolti nella narrazione richiamano altre due bellissime precedenti realizzazioni del regista : « Gocce d’acqua su pietre roventi » (1999) e « 8 femmes » (2001). Del primo riprende lo stile serrato dei dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi tagliata con l’accetta, gli interni arredati con classe ; dal secondo Ozon recupera la sua grande capacità di inserire l’evento inatteso al momento giusto, il senso della sintonia recitativa di un gruppo di quattro, cinque o sei persone, i colori che accompagnano le varie scene. Memorabile la presentazione delle nuove linee di ombrelli ! Perfetta la scelta della colonna sonora, variegata e sempre assortita alla situazione che descrive. Finale « musical » di Catherine Deneuve. Cameo di Sergi Lopez. Un film senza una pecca.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta