Regia di Carlos Saldanha vedi scheda film
Raro esempio di macao blu,il pappagallo Blu,appunto,è diventato simile alla sua proprietaria,o meglio ancora la sua amica,che lo ha raccolto e allevato come fosse un suo simile:quando uno studioso giovane e un pò eccentrico propone alla ragazza di portare il volatile in Brasile per farlo accoppiare con l'unica altra superstite della sua razza,per prolungarla e darle nuova linfa,cominciano guai e avventure,dovute all'intervento di ladri di animali,con la nemesi di un grosso pappagallo che non disdegna le cosce di pollo arrosto.Carlos Saldanha,che lanciò "L'era glaciale",torna nel natìo Brasile per una commedia che mescola animali e esseri umani in un diluvio di colori e suoni,con una trama costruita su inseguimenti e fughe,apparentemente leggera leggera,che però fa passare il messaggio che bisogna seguire la propria natura,e che quando i piccoli crescono,è bene che prendano la propria strada,a dispetto di lacrime e malinconia.La meraviglia stupita del pappagallino protagonista di fronte alla natura imperiosa e alla colorita fauna,umana e animale,di Rio e del Brasile è anche un richiamo alla propria provenienza,l'istinto che chiama,il celebre "richiamo della foresta" che Jack London ambientò tra ghiacci e alberi innevati,si rinnova e si espande con una "saudade" quasi assurda,perchè Blu ha vissuto solo i suoi primi giorni in quel posto,ma non sfugge a tutto quello sopra descritto.Aggraziato e ben ritmato,avrà naturalmente un sequel,ambientato sempre a Rio de Janeiro nel 2014,anno di nuovi mondiali di calcio in Brasile.
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