Regia di John Carpenter vedi scheda film
Finalmente ritorna a girare un film uno degli autori che negli anni Settanta aveva contribuito a rinnovare il cinema horror,realizzando perlomeno tre o quattro titoli di culto,spaziando anche nella fantascienza:"The ward",realizzato con un cast quasi interamente femminile e sconosciuto,è ambientato in un istituto psichiatrico,con ragazze pericolose,e presenze inquietanti che successivamente divengono anche letali.Via via,le degenti spariscono e fanno una fine atroce.Cosa si cela nelle notti lungo i corridoi e le celle dell'istituto,e come mai il personale sembra così poco raccomandabile?La trama sembra una miscela di "Ragazze interrotte","Identità" e "Vanilla sky",e se non si può negare qualche scossa di suspence suscitata dalla conoscenza dei tempi cinematografici dell'esperto regista,si può arrivare alla soluzione del plot con un pò di anticipo:il meglio di "The ward" sta nella direzione,che sa inondare i movimenti di macchina di un modo di fare cinema abile e più spregiudicato,nel suo essere classico,di quello di molti cineasti più giovani,crea la tensione necessaria con un montaggio ed un uso dei mezzi a disposizione con un budget relativamente basso (ma riguardando "1997:fuga da New York" può notare anche lì questa cosa) al meglio.Sperando in un ritorno a breve dietro la macchina da presa di Carpenter,si saluta questo horror che non lesina qualche delitto crudele,ma che vive più che altro di atmosfera,come un piacevole rientro di un cineasta di valore.
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