La giovane Kristen (Amber Heard) si trova isolata in un remoto reparto di un ospedale psichiatrico, dove viene sottoposta a trattamenti non ortodossi. Perché lei sia lì è per lei stessa un mistero, visto che sembra preda di un'amnesia totale sulla sua vita precedente. Tutto quello che sa è che non è al sicuro e che quel posto nasconde misteri e stranezze. Pian piano le altre quattro ragazze rinchiuse con lei spariscono...
Note
Personalità multiple, traumi infantili, suspense notturna, non manca niente, compreso un finale atteso. Per apprezzare The Ward occorre dunque astrarsi dalla vicenda, persino dal filone dell’horror psicopatico, per lasciarsi accompagnare dallo sguardo, ancora una volta potente. Un film di regia pura, a partire dal marchio di fabbrica della prima sequenza, splendida e chirurgicamente carpenteriana, per poi proseguire con un viaggio fulleriano tra i meandri di una mente folle, la cui visione distorta coincide con quella della cosa vista, del cinema. Un film di sole percezioni primordiali che riesce nel compito più difficile: creare suspense persino dove te l’aspetti.
La recitazione è spesso scolastica, il meccanismo scade nel pomposo parossismo e il buon livello tecnico viene presto sovraccaricato da jump scare impattanti, e nondimeno telefonati. "Cigarette Burns" rimane il vero testamento del regista.
Carpenter dirige un film anonimo, con approccio citazionista, girando in maniera piuttosto evidende la sua versione di Suspiria: per il contesto "femminile", per l'angusto reparto psichiatrico (evoluzione dell'istituto Elena Markos) e - soprattutto - per un'avvolgente serie di sussurri, respiri, rantoli che (pre)annunciano presenze malevoli.
Peccato non vedere Carpenter che si esibisce nella sua corrosiva, caotica, cupissima poetica. Dover dare 7 ad un suo film mi fa stare un po' male. Del resto questo è un film su commissione, ottimo horror di stampo classico che gioca coi cliché del genere sulla psichiatria e riesce a tirar fuori un bel finale. Per me resta un bel regalo.
PIETRIFICATO DALLA NOIA.... La storia in se è interessante, ma il film è noiosissimo. Nessuna emozione. La scena finale dello specchio sarebbe da cancellare. Ridicola come molte altre scene del mostro. Tutte cose già viste. 3
Film d'autore, con spettacolare colpo di scena finale. Ambientato in un ospedale psichiatrico femminile dove misteriose morti in serie delle pazienti a volte annoiano un po' lo spettatore.
Il grande ritorno di John Carpenter. Un horror psicologico girato come solo un maestro del cinema può girare. Carpenter, genio, maestria ed eleganza ci regala un film da non perdere.
Esercizio di stile riuscito, cinefilo, citazionista ma allo stesso tempo confondibile. E questo per Carpenter può generare cocenti delusioni 6,5 CONFONDIBILE
Una ragazza si ritrova rinschiusa in manicomio, ma non sa come ci è arrivata. E' un luogo maledetto, dove si susseguono strane morti violente. I misteri che dovrà risolvere saranno tanti (e forse troppi).
Bel film, che va dritto al sodo e non si perde in inutili orpelli (effetti speciali), ma si ferma al necessario non facendone assolutamente sentire la mancanza, e scusate se è poco in un film horror. Che altro dire se non che solo un grande regista poteva nella semplicità ottenere risultati di questo livello.
La mano del Maestro di vede, eccome. Il film è un concentrato di stereotipi tematici e formali del cinema horror carpenteriano, principalmente Halloween. Ma la precisione nei tempi, nelle inquadrature, il dosaggio perfetto degli effetti, le proverbiali soggettive, persino lo spiegone finale garantiscono uno spettacolo senza fronzoli. Pura suspense.
In The Ward la mano del regista torna in primo piano, il cinema torna in primo piano. Un cinema che coinvolge tutti i cinque sensi in modo bilanciato e in cui sono i silenzi a indicare la direzione, non le parole (che tra l'altro occupano in tutto forse 4 righe di sceneggiatura). Carpenter un film non lo sbaglia.
Un horror d'atmosfera e psicologico dove Carpenter piazza bene i colpi di spavento nei posti giusti.Ma per me rimane comunque una pellicola minore del maestro dell'horror.
Semplicemente in-credibile. Incredibile che sia di Carpenter innanzitutto, poi…incredibile nelle premesse, nello svolgimento e nel finale ma quello che è peggio è che non fa paura, annoia, forse fa più ridere che altro.
Ormai il cinema horror americano e' per la maggior parte dominato da filmetti insipidi diretti da registucoli senza arte ne parte, che cercano di sopperire alla loro - e dei produttori - completa mancanza di idee con budget enormi , effetti speciali sofisticatissimi e con remake che non starebbero in piedi nemmeno se puntellati a terra con gran forza. E il problema non e' solo di sceneggiature -… leggi tutto
Tecnicamente, secondo me, non ha niente di meno dei migliori film di Carpenter, come pure nei meccanismi che il regista costruisce per produrre la tensione. Ci sono interessanti movimenti di macchina nei corridoi del manicomio, un montaggio opportuno, e inquadrature che aumentano la suspense. La trama è interessante per quasi tutto il film, ma secondo me la spiegazione finale è… leggi tutto
Sono uscito dalla sala con un malumore tale che già assaporavo il momento (questo!) in cui avrei esercitato la mia rivalsa. Qualcuno obbietterà: "ma che t'ha fatto Carpenter?" M'ha fatto che il vecchio John è stato a lungo uno dei miei miti in ambito cinefilo e adesso non mi può aver fatto questo, non può uscirsene fuori con una minchiatina di pellicola sciatta… leggi tutto
Che non sia un Carpenter irrinunciabile o in stato di assoluta grazia non ci piove. Ma “The Ward” è un film profondamente moderno, soavemente artificioso nel delineare i caratteri dei personaggi, di vibrante perfidia, iper- concentrato nella narrazione e con un finale (per quanto discutibilissimo) abilmente sfaccettato. Amber Heard, divisa tra potenziale fisico e…
Un John Carpenter minore, che abbandona i contenuti anarchici e il taglio action per proporre una storia interamente ambientata in un manicomio degli anni '50. Il colpo di scena finale e la trovata del disturbo multiplo di personalità della protagonista, unitamente a qualche effetto gore ben realizzato (soprattutto uno sgozzamento e la morte di una ragazza a cui viene conficcato un…
In occasione dei 75 anni appena compiuti, provo a stilare una classifica dei film di John Carpenter, autore che tanto ha dato al cinema dagli anni '70 ai 2000, oltre ad aver plasmato il mio immaginario di spettatore.…
Dopo i TOP USERS (post di un mese fa) propongo ora una selezione di "normal users" per i quali penso di poter citare il medesimo dizionario:
"lavorare per la…
In quegli anni ci fu una piccola fioritura di film a tema manicomi (Shutter Island uscì nello stesso periodo, Sucker Punch idem). Questo di Carpenter non è fra i risultati più disastrosi e l'idea, per quanto non nuova (restando in anni recenti penso a Identità di James Mangold), sarebbe anche carina: varie personalità che cercano di combattere per sconfiggere…
The Ward è un film considerato del 2010, sebbene dobbiamo essere precisi in merito. Fu presentato in anteprima mondiale, infatti, al Toronto International Film Festival il 13 Settembre, appunto, del 2010. E poi subito dopo, da noi in Italia, al Torino Film Festival, il 28 Novembre dello stesso anno. Uscendo però nei nostri cinema, distribuito dalla BIM, il primo Aprile…
In occasione del 70° compleanno del Maestro John Carpenter, ho pensato di riprendere mano al 'format' delle playlist per proporre una sorta di omaggio, sotto forma di pseudo-articolo, a uno dei miei Autori…
Il grande ritorno del maestro John Carpenter ha segnato tutta la stagione cinematografica del 2010.
Non avrà avuto un successo eclatante di critica e di pubblico, ma per quanto mi riguarda "The Ward" è stato il film dell'anno 2010.
Un Carpenter che ritorna in grande stile, e che a distanza di anni dimostra ancora una volta che la classe non è acqua, il tocco del maestro…
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Commenti (29) vedi tutti
La recitazione è spesso scolastica, il meccanismo scade nel pomposo parossismo e il buon livello tecnico viene presto sovraccaricato da jump scare impattanti, e nondimeno telefonati. "Cigarette Burns" rimane il vero testamento del regista.
commento di Stefano LBen recitato e naturalmente ben diretto ma la trama è troppo prevedibile, peccato
commento di Doc77Carpenter dirige un film anonimo, con approccio citazionista, girando in maniera piuttosto evidende la sua versione di Suspiria: per il contesto "femminile", per l'angusto reparto psichiatrico (evoluzione dell'istituto Elena Markos) e - soprattutto - per un'avvolgente serie di sussurri, respiri, rantoli che (pre)annunciano presenze malevoli.
commento di undyingPovero Carpenter. Meglio se non tornava. Praticamente, si capisce tutto fin dall'inizio. Voto 5.
commento di ezzo24Peccato non vedere Carpenter che si esibisce nella sua corrosiva, caotica, cupissima poetica. Dover dare 7 ad un suo film mi fa stare un po' male. Del resto questo è un film su commissione, ottimo horror di stampo classico che gioca coi cliché del genere sulla psichiatria e riesce a tirar fuori un bel finale. Per me resta un bel regalo.
commento di Yayas82PIETRIFICATO DALLA NOIA.... La storia in se è interessante, ma il film è noiosissimo. Nessuna emozione. La scena finale dello specchio sarebbe da cancellare. Ridicola come molte altre scene del mostro. Tutte cose già viste. 3
commento di BradyHorror riuscito realizzato da un Carpenter ispirato.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFilm d'autore, con spettacolare colpo di scena finale. Ambientato in un ospedale psichiatrico femminile dove misteriose morti in serie delle pazienti a volte annoiano un po' lo spettatore.
commento di ENNAHIl grande ritorno di John Carpenter. Un horror psicologico girato come solo un maestro del cinema può girare. Carpenter, genio, maestria ed eleganza ci regala un film da non perdere.
leggi la recensione completa di ClintZoneEsercizio di stile riuscito, cinefilo, citazionista ma allo stesso tempo confondibile. E questo per Carpenter può generare cocenti delusioni 6,5 CONFONDIBILE
leggi la recensione completa di luca826Una ragazza si ritrova rinschiusa in manicomio, ma non sa come ci è arrivata. E' un luogo maledetto, dove si susseguono strane morti violente. I misteri che dovrà risolvere saranno tanti (e forse troppi).
leggi la recensione completa di BalivernaSottovalutato thriller di Carpenter
leggi la recensione completa di lino99Bel film, che va dritto al sodo e non si perde in inutili orpelli (effetti speciali), ma si ferma al necessario non facendone assolutamente sentire la mancanza, e scusate se è poco in un film horror. Che altro dire se non che solo un grande regista poteva nella semplicità ottenere risultati di questo livello.
commento di gacvoto 7 bell horror da vedere
commento di eros7378Ma chi li da i voti? Sbirulino?
commento di sticazziJohn Carpenter ritorna e firma un capolavoro, un horror psicologico che vi regalerà tensione e voli dalla poltrona.
leggi la recensione completa di Vinny87Perfezionando Aja, Carpenter scopre le coordinate esatte entro cui risiede l'Inganno.
leggi la recensione completa di matalacuriaLa mano del Maestro di vede, eccome. Il film è un concentrato di stereotipi tematici e formali del cinema horror carpenteriano, principalmente Halloween. Ma la precisione nei tempi, nelle inquadrature, il dosaggio perfetto degli effetti, le proverbiali soggettive, persino lo spiegone finale garantiscono uno spettacolo senza fronzoli. Pura suspense.
commento di ed woodHorror che vale il Biglietto pagato !
leggi la recensione completa di chribio1In The Ward la mano del regista torna in primo piano, il cinema torna in primo piano. Un cinema che coinvolge tutti i cinque sensi in modo bilanciato e in cui sono i silenzi a indicare la direzione, non le parole (che tra l'altro occupano in tutto forse 4 righe di sceneggiatura). Carpenter un film non lo sbaglia.
leggi la recensione completa di Ghenesiosbel film, non un capolavoro (visto il grande regista) e abbastanza scontato, ma una spanna avanti all'horror di questi anni
commento di amon797Buon film, non il migliore di Carpenter sicuramente, ma comunque a mio avviso è ben fatto.
commento di lorisbaFarli fuori con gioia ad uno ad uno? Carpenter contabilizza il mestiere ma ha paura di farci paura.
commento di michelCarpenter vuole spaventare e creare suspance, ma ne esce un film troppo astratto e poco incisivo.voto 5
commento di wang yuThe Ward è una bella soddisfazione, Carpenter a vita anche se in tono minore.
commento di sigourneyrulesUn horror d'atmosfera e psicologico dove Carpenter piazza bene i colpi di spavento nei posti giusti.Ma per me rimane comunque una pellicola minore del maestro dell'horror.
commento di ezioBellissimo thriller psicologico…finale a doppia sorpresa.
commento di ROBERTO800Semplicemente in-credibile. Incredibile che sia di Carpenter innanzitutto, poi…incredibile nelle premesse, nello svolgimento e nel finale ma quello che è peggio è che non fa paura, annoia, forse fa più ridere che altro.
commento di Tex MurphyVoto al Film : 7 Il ritorno di un maestro. Un horror di grande eleganza formale.Teso e suggestivo.
commento di ripley77