Regia di Ben Affleck vedi scheda film
Indovinate un po'? Già. Il bandito buono vuol fare l'ultimo colpo prima di finire la carriera. Il motivo? Già. Si è innamorato della bella alcachofa che, colmo dell'originalità, è la vittima traumatizzata dell'ultima rapina. A lui l'ingrato compito di pedinarla per vedere se può testimoniare contro la gang che l'ha provvisoriamente sequestrata, è una che abita nella stessa zona (ed è risaputo che i criminali rapinano le banche del quartiere dove vivono). Siccome può averli incontrati e riconosciuti dalla voce o da altri dettagli, allora serve qualcuno che le stia addosso. E cosa ti combina il furbone del protagonista? Ci esce insieme e le fa conoscere i suoi amici, così la mette in condizione di riconoscerli e sputtanarli all'FBI. Tralasciamo il babbo in galera e la mamma morta nell'infanzia perché non voglio rovinarvi le parti più succose e innovative della narrazione.
Ecco, fatto salvo tutto questo sfoggio di grande originalità restano solo due considerazioni da fare.
Primo: Ben Affleck conferma di essere più bravo come regista che come attore. Il che non implica che sia un buon regista, solo che sia un pessimo attore. Come regista comunque si fa il suo tutto sommato, infatti la pellicola funziona, si guarda con piacere, ha una discreta colonna sonora.
Secondo: un dettaglio originale in fondo c'è, i criminali si adoperano ingegnosamente per confondere i poliziotti disseminando le scene del delitto di DNA farlocco in quantità industriale o cospargendo tutto con candeggina. Un espediente che non mi par di ricordare in altre pellicole.
Ultima prova rilevante per il grande Pete Postlethwaite che appare, qui, già invecchiato. La malattia se lo porterà nel giro di pochi mesi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta