Regia di Ben Affleck vedi scheda film
Il rispetto. La prima cosa che mi viene in mente se ripenso a questo film è il senso di rispetto che aleggia in tutta la visione e anche dopo. Il rispetto con cui Ben Affleck racconta una storia, vecchia come il mondo, di gente cresciuta male e che vive anche peggio.
Charlestown è il quartiere dei rapinatori per antonomasia. E' qui che nascono, crescono, vivono e muoiono i "fratelli" di Doug MacRay (un Affleck di sicuro più convincente come regista che come attore) ed è qui che organizzano i piani più astuti e perfetti per rapinare banche e furgoni blindati. Fin qui tutto bene.Tutto bene finchè non ci si mette di mezzo il più nobile dei sentimenti: l'amore.
Si perchè questo film dimostra, ancora una volta, come anche i "cattivi" abbiano un cuore che, molto spesso, è più grande di quanto si possa immaginare. Fa egregiamente risaltare il valore dell'amicizia che è alla base dell'unione del gruppo di "cattivi" ed è grazie ad essa che riescono a sconfiggere l'evidente, ipocrita "normalità" che i "buoni" si affannano a combattere convinti, sempre e comunque, di riuscire a cambiare le cose anche quel destino già scritto brillantemente su misura per l'uomo che avrà il coraggio di seguirlo.
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