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The Town

Regia di Ben Affleck vedi scheda film

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La recensione su The Town

di bradipo68
6 stelle

The town.Charlestown.Il posto sulla faccia della terra in cui c'è il maggior numero di rapinatori di banche pro capite.Ed è qui che agisce la banda(anzi la fratellanza) di Doug,di professione spaccapietre ma col vizietto di arrotondare il gramo stipendio.Diciamo subito che il secondo film da regista di Ben Affleck è molto diverso dal primo:se Gone baby gone aveva genotipo(leggasi fonte letteraria,lo stesso autore di cui è adattato un romanzo) e fenotipo eastwoodiano(Mystic river),qui Affleck tenta di divincolarsi dall'abbraccio del rude Clint girando un film di rapine quasi alla Spike Lee di Inside man al grado zero di complicazione.Le poche reminiscenze eastwoodiane si hanno forse solo nella visita di Affleck al padre in prigione:giusto quella panoramica silenziosa in campo lungo con lui che attraversa il cortile da solo che veramente mi ha fatto pensare al grande Clint.Possiamo vedere questo film da diverse prospettive e la soddisfazione nel vederlo cambierà a seconda di quella che si assume:

1)ACTION:sotto questo punto di vista il film è estremamente soddisfacente:c'è una scena di inseguimento(o meglio di autoscontro) in vicoli angusti girata quasi alla maniera di Richet con traiettorie impazzite di macchine e di proiettili che si inseguono sullo schermo;anche il breve assedio finale è claustrofobico nel modo giusto,prende quasi alla gola.Le rapine con le maschere non sono inedite ma qui c'è una discreta fantasia nel cambiarle ad ogni rapina.A dire la verità i piani che sono dietro alle varie rapine non sembrano così elaborati.In confronto il piano dei criminali di Rapina a mano armata di Kubrick era roba della NASA.

2)CRIME STORY:speculare ai personaggi dei rapinatori c'è quello della poliziotti e dell'agente FBI,usano gli stessi metodi poco ortodossi ma il personaggio dell'agente FBI è piuttosto sfocato e pare che l'indagine non sia il suo forte.Come si fa ad individuare con tale precisione la banda e a permettere alla stessa tale libertà d'azione?E perchè una volta che hanno arrestato la banda(e pare anche che hanno prove sufficienti a disposizione) non li trattengono?

C'è l'altro personaggio di contorno che è il poliziotto che Doug disprezza:cresciuto con lui e gli altri all'ombra del malaffare di Charlestown ma che in cambio della pagnotta ha deciso di cambiare casacca con somma insoddisfazione e frustrazione per essere a vita un poliziotto "diverso" dagli altri,in qualche modo a mezza strada tra la polizia e i rapinatori.

3)LOVE STORY...ecco qui vengono le dolenti note.La storia tra Doug e la direttrice di banca sembra attaccata col Vinavil tanto è posticcia e per tutto il film mi sono domandato perchè Affleck scegliesse la dentuta Rebecca Hall(per carità carina ma con una pericolosa tendenza ad asumere le fattezze della tappezzeria della stanza in cui si trova) a Blake Lively ,bomba del sesso bionda che dice sempre di si(anche quando non dovrebbe)con femori da fenicottero rosa e con due orecchini zingareschi che da soli valgono il mio apprezzamento.

4)MELO'... Ahi ahi,anche questo è appena accennato nel finale.Il distacco,la storia d'amore che non potrà mai essere vissuta oppure al massimo a distanza,i due amanti che si ricongiungeranno solo in un ipotetico punto X forse situato nei pressi dell'infinito.Mi sfugge il perchè il nostro caro Ben con l'aggiunta di barba incolta riesca a sfuggire alla tentacolare giustizia americana solo nascondendosi in una palafitta in Florida,magari vivendo solo di pesca...

Queste più o meno ,riassunte alla meglio sono le diverse anime del film a cui possiamo aggiungere il rapporto con Gem(Jeremy Renner),fratello putativo preda di furia violenta incontrollata con cui convive e il sottofinale in cui Doug chiude tutte le questioni aperte come un gangster.
Dal punto di vista visivo il film è ottimo:diverse panormaiche dall'alto ci danno l'idea dell'alveare senza speranza che si chiama Charlestown che quasi ci fa dimenticare che ci troviamo a Boston che è universalmente ritenuta la più bella città degli USA(sicuramente perchè è una delle più antiche).L'Affleck attore è sempre il solito quarto di bue di mezzi abbastanza limitato ma l'Affleck regista è bravo nel nascondere i limiti del proprio protagonista con scelte in fase di casting decisamente azzeccate.Ed evita pericolose tendenze all'assolo.Renner si conferma con un personaggio da cagnaccio rabbioso che colpisce e anche le altre facce del cast fanno onestamente il loro lavoro.

Che dire di questo film?Personalmente non mi ha convinto fino in fondo.Voglio dire si passano due ore anche divertendosi però è necessario talvolta passare sopra evidenti magagne e licenze poetiche di dubbio gusto(tipo una direttrice di banca che coltiva l'orto in un giardino pubblico o abbandona il suo posto non per andare in un'altra banca ma per fare forse l'insegnante...).Tra i due film che ha fatto di Affleck preferisco sicuramente il primo,secondo me ingiustamente sottovalutato.Questo rappresenta un piccolo passo indietro,è meno autoriale ,forse più pensato per incassare che per reale esigenza artistica.Ma si sa per un regista il secondo film è sempre molto rischioso,soprattutto se il primo è un film riuscito.Una cosa è indubbia:l'Affleck regista è molto meglio dell'Affleck attore.Questo film nonostante le sue oggettive debolezze è salvato da un talento visivo da non sottovalutare....

Su Ben Affleck

il regista è molto più brava del suo alter ego attore

Su Blake Lively

femori da fenicottero rosa che valgono da soli gli applausi

Su Ben Affleck

il solito quarto di bue

Su Jeremy Renner

bel personaggio di cagnaccio rabbioso

Su Rebecca Hall

insipida e dentuta

Su Chris Cooper

lussuoso cameo

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