Maine, 1820. Nella cittadina di Bangor la giovane e capricciosa Jenny si ribella al padre ubriacone e si rifugia dal ricco negoziante Isaiah. Il matrimonio, però, sarà per lei il primo passo verso la trasformazione in spietata vedova nera...
Note
Un'ode alle dark lady, composta da un Ulmer particolarmente ispirato.
OLIO BOLLENTE
Una donna usa il suo fascino per farsi strada in un borgo anonimo e industrioso. Desiderio di rivalsa, sete di onnipotenza, vanità? le sue motivazioni restano oscure. Di certo gli uomini cadono ai suoi piedi stecchiti, ma nulla sembra placarla. Sapientemente ancorato al contesto, laborioso, moralista, un po'gretto, nel quale esplode, il melodramma si accende in furiose… leggi tutto
Intrecci pruriginosi, istinti primordiali, richiamo al gusto popolare: il cinema di Edgar G. Ulmer non è mai troppo lontano dalla letteratura d'appendice. Ma come il romanzo popolare è a volte capace di spiegare le ali e raggiungere impensabili vette artistiche, così Ulmer ci dimostra, melle sue opere migliori, che il genio… leggi tutto
NOTA DELL'11 MARZO 2024 - Il titolo della playlist l'ho cambiato (e tolta la foto di un bel volto femminile nonché tanta mimosa) perché il suo probabile scarso successo non possa essere attribuito alla…
"Caro Mondo, ti lascio perché sono annoiato. Penso di aver vissuto abbastanza a lungo. Ti lascio con le tue preoccupazioni in questa soave fogna. Buona fortuna."
Nell'aprile del 1972 George…
“Qui non ci sono civili.” - Cittadina londinese cui venne chiesto come fosse il morale dei civili durante il Blitz. Connie Willis (Denver, 1945) è una dei maggiori autori contemporanei di SF…
Nel New England di metà ’800 la figlia di un ubriacone persegue con caparbietà la sua ascesa sociale, servendosi con cinismo degli uomini che ha intorno ma mantenendo un’apparenza tanto irreprensibile da essere considerata una colonna della comunità: dopo essersi lasciata dietro tre cadaveri, però, viene anche per lei il momento della resa dei conti. Fiammeggiante interpretazione di Hedy…
La stranezza mi attrae. Mi piacciono quelli che se ne infischiano delle regole, le infrangono e ne creano di nuove. Non mi è simpatico chi venera soltanto Kubrick. il cinema è stato molto, ma molto di più.
Intrecci pruriginosi, istinti primordiali, richiamo al gusto popolare: il cinema di Edgar G. Ulmer non è mai troppo lontano dalla letteratura d'appendice. Ma come il romanzo popolare è a volte capace di spiegare le ali e raggiungere impensabili vette artistiche, così Ulmer ci dimostra, melle sue opere migliori, che il genio…
OLIO BOLLENTE
Una donna usa il suo fascino per farsi strada in un borgo anonimo e industrioso. Desiderio di rivalsa, sete di onnipotenza, vanità? le sue motivazioni restano oscure. Di certo gli uomini cadono ai suoi piedi stecchiti, ma nulla sembra placarla. Sapientemente ancorato al contesto, laborioso, moralista, un po'gretto, nel quale esplode, il melodramma si accende in furiose…
Il film è essenzialmente uno studio sul personaggio della protagonista, e possiamo dire che parlare di studio non è esagerato, viste le sue estreme ambiguità e complessità. Si direbbe persino che Ulmer si sia sforzato di renderla il più ambigua possibile, al limite della verosimiglianza. Malvagità e perfidia sembrano convivere in lei con (alcuni) slanci…
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