Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film
Donald Bradley Jr., figlio di un ricco uomo d'affari, sta per sposare l'amata Joan, che sogna una felice vita coniugale e la nascita di un figlio. Ma, dopo una cena di lavoro, il giovane ha un rapporto sessuale occasionale con Elise Cooper (una convincente Charlotte Meriam), la fidanzata dell'uomo con cui ha appena trascorso la serata. Pochi giorni dopo il matrimonio, Elise rivela a Donald di soffrire di una malattia venerea, che è stata quindi trasmessa sia a lui che alla sua giovane moglie. Film a scopo educativo, fa leva sul sentimento di paura e sul senso di colpa legati al cedimento ai vizi, presentando le malattie veneree come la conseguenza di una condotta moralmente riprovevole. Poco rigoroso sul piano medico-scientifico (si suggerisce che la sifilide può essere trasmessa anche con un bacio sulla guancia), è soprattutto un film sulla paura del contagio e sulla drammaticità della rivelazione dell'avvenuta trasmissione della malattia: la disperata reticenza di Elise nel comunicare a Donald che è stato infettato - nella scena più riuscita del film - mette in evidenza il terribile potere distruttivo che può avere lo svelamento della verità.
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