La recensione su La mia Africa

di supadany

7 stelle

VOTO : 7.

Polpettone in terra esotica che vanta una buona firma alla regia (Pollack) e due protagonisti importanti, il tutto per rievocare la vita della scrittrice Karen Blixen.

L’avventura in terre lontane non manca (più che altro per forza di cose), ma soprattutto primeggia la componente affettiva, facendo risultare forse il film un po’ pesante alla distanza (dura effettivamente parecchio), ma il complesso funziona anche se la valanga di Oscar conquistati mi pare un po’ spropositata (pur non ricordandomi, ovviamente, i film in gara per i premi di quell’anno).

Karen (Meryl Streep) giunge in Kenya dal marito, un importante barone, con il quale è sposata, non per sentimento, ma per interesse.

Qui la donna conosce Hatton (Robert Redford) e scocca il travolgente sentimento; purtroppo Karen si ammalerà e sarà costretta a tornare in Europa per curarsi, ma il suo desiderio è quello di tornare in Africa per ritrovare il suo contrastato amore.

Melodramma confezionato alla grande, limitato solo dalla stessa magniloquente confezione che non da sfogo a tante altre possibili dinamiche, concentrandosi, forse fin troppo, sul lato sentimentale e su tutte le difficoltà del caso.

Visto oggi sembra davvero un prodotto lontanissimo, probabilmente anche per questo guadagna qualche punto, con uno stile altisonante (ma non personale) e ritmi blandi, ma la storia riesce comunque a trasmettere sensazioni, seppur un po’ scontate, in grado di trascinarsi a lungo nella memoria.

Insomma in questo stanno i meriti, ed al contempo, i demeriti del film.

Niente d’indimenticabile, una certa approssimazione nella proposizione degli ambienti (che si potevano sfruttare assai meglio curando meglio il lato avventuriero), ma riesce comunque ad avere una presa significativa verso chi ama questo tipo di storie (presente!) romantico-struggenti.

Bello, ma non travolgente.