Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Il film ideale per farsi venire il mal d'Africa.Un film vincitore di uno sproposito di Oscar(ben 7) di cui meritati solo quelli tecnici(soprattutto per la fotografia)perchè dal punto di vista figurativo questo film è un opera assolutamente rimarchevole.Per il resto non convince del tutto,Pollack ha fatto un infinità di film migliori di questo,La mia Africa anzi è il classico prototipo del film costruito a tavolino pur di racimolare premi presso i giurati dell'Academy sempre propensi a essere indulgenti con le megaproduzioni di questo tipo.E'un film dalla durata fluviale in cui succedono poche cose,il resto è guardarsi intorno con la telecamera che indugia in inquadrature turistiche che sono sicuramente un bel vedere ma non sono grande cinema.Come turisti imbarcati sulla jeep che hanno l'emozione di trovarsi vicino alle belve feroci.Emozione breve e che lascia spazio molto presto ai rimpianti e alle domande.Le stesse che mi attanagliano vedendo questo film.Un amore impossibile che diventa reale,una vita di umiliazioni e crudeltà(oltre anche a una malattia venerea),una serie di sequenze ad alto tasso di spettacolarità con annessa compiacenza per l'incontro e lo scambio di amorosi(sul set) sguardi tra i due superdivi.Praticamente un sogno per la maggior parte dell'universo femminile popolante il globo terracqueo.La storia è quella di una donna in cerca di un nuovo inizio che incappa nel marito sbagliato.Il suo è un lento e progressivo arrovellamento finchè trova l'amore della sua vita,un classico eroe senza macchia e senza paura che però ha dei dubbi nello sposarla una volta che lei ha divorziato.Quando poi si convince il destino si mette di traverso.Un film come questo dovrebbe vivere di emozione impalpabile,di tensione emotiva.Invece qui non succede nulla di tutto questo.C'è una confezione accuratissima,c'è un maierismo formale che insospettisce,c'è un prodotto che appaga pienamente dal punto di vista di visivo.Ma no c'è nulla di più,nulla d'altro.Manca il fremito allo sfiorarsi furivamente,l'emozione latita(anche se c'è una bellissima sequenza di fine soffuso erotismo,in cui Redford lava i capelli a Meryl Streep),si dovrebbe pendere dagli occhi e dalle labbra dei due ma sentiamo dire cose niente affatto straordinarie,anzi che confinano con la banalità,nulla che renda leggendaria questa relazione amorosa.Questo film è come ua cartolina spedita dalla parte d'Africa in cui è ambientata:una fotografia bella,ma pur sempre piatta e che non ci dice nulla sul luogo....
regia formalmente ottima ma nel film latitano le emozioni
brava
suo agio nella parte
lo fanno recitare sempre da psicopatico
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