Regia di Mark Romanek vedi scheda film
Una luce di straziante bellezza e di disperata umanità avvolge gli ultimi minuti di uno dei film più belli che mi sia capitato e mi capiterà di vedere ultimamente. Never let me go è pellicola perfetta e commovente, eterea eppure spietatamente terrena. La vita e l’imitazione di essa, risultano protagoniste assolute di una vicenda difficile da dimenticare, capace di farci riflettere sull’anima e sulla vera essenza dell’essere umani. Coccolati dalla splendida voce narrante di Carey Mulligan, folgorati dalla sua rassegnata umanità e dall’amore assoluto che permea la sua vita, noi spettatori inermi, ci ritroviamo spogliati di ogni cosa, ad affrontare una storia che ci coglie imprerati, emozionati e fragili. La verità è che Never let me go è un lucido ritratto a chiaroscuro di una società, la nostra, in cui si è smarrito il rispetto della vita, sostituendolo con il vuoto simulacro della preservazione di essa, della sua conservazione priva però di anima, pietà ed umanità. Una società inutile, cattiva e matrigna, abitata da fantasmi, da sacchi di carne vuota, in cui gli unici a provare sentimenti sono proprio coloro che non dovrebbero provarne. Una società in cui si è sacrificata la morale e l’essenza stessa del potersi definire esseri umani, a favore di un’effimera preservazione della specie. Erroneamente presentato dal trailer italiano come una storia d’amore, il film di Mark Romanek (One hour photo) è molto di più, difficile evitare di svelare il cuore pulsante di una pellicola, che ha carne e sangue da vendere, capace di farci riflettere sul vero significato di vivere e sulla possibilità di essere completi. Andrew Garfiled è fragile e toccante, Keira Knightley è magnifica nella sua meschina ed umanissima prevedibilità, mentre la già citata Carey Mulligan è semplicemente uno stralcio di paradiso, una goccia di arcobaleno, un fiocco di bianca e purissima neve, capace di far sobbalzare il cuore in petto ad ogni silenzio, occhiata, sospiro. Un bellissimo disegno, le note di una canzone d’amore, una mano che ne stringe un’altra, una fuga sulla spiaggia e la speranza arenata come una barca che non riprenderà mai più il mare… Uomini, donne, doppi, parti di noi, pezzi di vita e sogni, a caccia di un’opportunità, di dignità, oppure semplicemente in cerca della possibilità di poter versare una piccola, indimenticabile lacrima.
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