Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Cartoon maturo che non si dimentica affatto del lato prettamente godereccio, ma allo stesso tempo sa cavalcare altri orizzonti che appartengono ad universi filmici diversi sarà anche per questa sua non convenzionalità che in sala non ha ottenuto il risultato altisonante che invece si sarebbe meritato.
Infatti, se personalmente lo valuto come film completo e ricco di qualità notevoli e mutevoli, d’altro canto è anche vero che trovare un suo pubblico ampio non era, e non è stato a tutti gli effetti, facile dato che ci sono passaggi destinati ai più piccoli, ma poi anche spezzoni riservati quasi esclusivamente agli spettatori più navigati.
Rango è un camaleonte che si trova catapultato nel west e nel suo peregrinare solitario arriva in un piccolo paese dove la popolazione locale vive nell’attesa di un eroe positivo che possa risolvere i loro problemi.
Infatti il primo cittadino pensa solo al potere, rappresentato dall’acqua, bene raro e quindi prezioso, mentre dei loschi banditi fanno i loro sporchi comodi.
Toccherà a Rango cambiare le cose, ma per primo è lui che deve adattarsi ad un ruolo non suo.
Davvero una gran bella sorpresa questa incursione nel mondo dell’animazione di Gore Verbinski che col fidato Johnny Depp, che ha plasmato a suo piacimento il camaleonte protagonista, realizza un prodotto ambizioso e ben fatto sotto tantissimi punti di vista.
La partenza è col turbo, tra la recita di Rango ed il suo primo spassosissimo incontro/scontro con l’aquila che giunge nel momento in cui il suo desiderio di vita vera viene esaudito per un incidente che lo porta fuori dalla sua boccia di vetro.
E di lì a poco si entra nel mondo del selvaggio West, con tante idee più che indovinate, a partire dalla liquidità, qui rappresentata proprio dall’acqua e non dalla moneta, arrivando ai personaggi della serie brutti, sporchi ed a volte pure cattivi.
Si ride parecchio, alcune sequenze non mancano di essere spettacolari, ma non ci si dimentica del travaglio del logorroico protagonista che mentre viaggia verso la morte solitaria in seguito al suo smascheramento, trova l’incontro mitologico che cambia tutto (da puro western dell’anima).
Tante sono le citazioni e i riferimenti presi dal mondo del western, un vero sentito omaggio che non si limita ovviamente a questo, ma che sa pescare bene e solleticare i sensi, mentre il comparto tecnico è ovviamente notevole, soprattutto la fotografia che si avvale della bravura di Roger Deakins, ma anche la colonna sonora decisamente remember è come minimo stuzzicante.
Insomma ho trovato questo film veramente delizioso, un toccasana che sa solleticare tante corde trovando un equilibrio prezioso ed una riuscita complessiva sorprendente.
Delizia.
La sua incursione nel mondo dell'animazione è a dir poco sorprendente e si dimostra abilissimo sotto molteplici punti di vista (comicità, riferimenti, tributi, scelte dei personaggi e tecnica generale).
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