Regia di Nanette Burstein vedi scheda film
VOTO : 5++.
Commediola romantica francamente troppo esile che gioca di sponda intorno ad uno spunto che non offre molto di nuovo ad una storia raccontata in maniera spesso fiacca o per lo meno senza un minimo di brillantezza.
Ed anche la Barrymoore, spesso in passato protagonista e mattatrice in tanti film similari, pare accusare il tempo che passa anche per lei (qui molto più appropriata la “sorella” maggiore Christina Applegate) o forse semplicemente paga pegno per un copione scritto senza sufficiente verve.
Erin (Drew Barrymoore) e Garrett (Justin Long) si conoscono e subito s’innamorano in quel di New York, ma sono presto obbligati a vivere una relazione a distanza visto che Erin deve tornare a San Francisco per finire gli studi e perché nella grande mela non ha trovato un posto fisso di lavoro in nessuna redazione giornalistica.
E tutto si complice ulteriormente quando le viene offerta una scrivania a San Francisco perché questo vorrebbe dire rendere ancora più stabile la lontananza tra i due visto anche che Garrett lavora in ambiente musicale ed anche lì la crisi delle vendite si fa sentire, impedendogli di trovare con facilità un nuovo lavoro.
Film impostato senza troppa fantasia, ma anche senza la scorrevolezza e la simpatia necessaria.
Qualche scenetta divertente comunque c’è (per esempio la scena tra Erin e Garrett sul tavolo a casa della sorella è davvero spassosissima), anche se si poteva fare molto meglio soprattutto con in comprimari che sparano battute grezze a ripetizione che purtroppo assai raramente vanno a buon fine.
Comunque il peggio lo riserva un finale rabberciato che in pratica non risolve il problema di fondo della distanza (come fare comunque a vivere una storia importante abitando a sei ore di macchina, o una d’aereo?), segno ulteriore che il tema centrale era solo un pretesto per imbastire l’ennesima commedia romantica fatta dei soliti tira e molla esistenziali (senza poi pensarci per davvero).
Insomma le idee sono poche, il ritmo altalenante, c’è pochissimo romanticismo, e solo qualche idea simpatica (penso ad esempio ai due interessi lavorativi che ben fotografano questi anni di acuta crisi economica) non basta per sorreggere a dovere un prodottino davvero povero di sorprese e di cose gradevoli da offrire al pubblico affezionato alla commedia.
Superfluo.
VOTO : 5++.
Regia molto fiacca.
Ne azzecca davvero poche.
VOTO : 5,5.
Il tempo passa anche per lei e questo copione non le rende per giunta giustizia.
Serve comunque che trovi nuove strade per non riciclarsi all'infinito.
VOTO : 5,5.
Un pò troppo ripetitivo e mediamente simpatico.
VOTO : 5.
Raramente simpatico quando il suo personaggio era inserito apposta per esserlo.
VOTO : 5++.
Leggermente meglio del collega, anche lui comunque non ha battute efficaci a disposizione e nemmeno è riuscito ad infilarci farina del suo sacco in grado di migliorare le cose (e la cosa era possibilissima visto che le sue incursioni spesso poco c'entrano con la storia dominante).
VOTO : 6+.
Abbastanza simpatica in un ruolo congeniale alla sua età.
VOTO : 5,5.
Poco incisivo in un ruolo di secondo piano.
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