Regia di Roger Michell vedi scheda film
Il buongiorno del mattino è una commedia sul mondo della televisione che possiede un buon passo e che vanta una direzione di attori, già di loro piuttosto funzionali ai ruoli assegnati, ben al di sopra della media.
Ovviamente la firma di Roger Michell fa ampiamente capire come la componente sentimentale sia destinata ad avere la meglio su quella cinica classica di tante pellicole che hanno gettato uno sguardo sullo stesso mondo, il che è comunque una scelta più che legittima, semmai qualche dubbio in più viene dalla gestione della trama, che non sempre propone soluzioni convincenti e ben argomentate.
Becky (Rachel McAdams) è una rampante produttrice televisiva che trova l’occasione della vita nel programma Day break che non sta andando per niente bene.
Ci mette il massimo impegno, obbliga la riluttante star dell’informazione Mike Pomeroy (Harrison Ford) a lavorare con la presentatrice di sempre Colleen Peck (Diane Keaton), ma i miglioramenti non sono quelli auspicati.
Il suo direttore (Jeff Goldblum) le concede pochi giorni per rimettere le cose in sesto, mentre s’innamora di un collega (Patrick Wilson).
Non si perde tempo, la storia parte subito in quarta anche se l’incipit non è affatto credibile, nessuno al mondo lascerebbe Rachel McAdams da sola al ristorante, non c’è un motivo sufficientemente valido per farlo.
Scherzi a parte, il ritmo è buono e sono soprattutto gli interpreti a fare la parte del leone, tutti infilati egregiamente nelle vesti dei loro personaggi.
Soprattutto, Rachel McAdams è squisita, intelligente e dedita all'impegno, mentre Harrison Ford mostra un caratteraccio che gli dona e Diane Keaton sa essere acida, ma anche spumeggiante.
Così, la vicenda procede tra accelerazioni convincenti e intoppi improvvisi, che aumentano sensibilmente nell’ultima parte, con un crescendo non sempre credibile, soprattutto il personaggio di Harrison Ford cambia un po’ troppe volte atteggiamento, anche in maniera estemporanea e senza una corroborante descrizione alle spalle.
Un’altalena che comprime lavoro, amore e scelte comiche non proprio eclatanti (su questo aspetto si poteva incidere decisamente di più), ma qualche duetto/duello stimola a sufficienza e il finale guascone aderisce piuttosto bene, anche se non è considerabile una ciliegina sulla torta.
In buona sostanza, rimane una commedia che svolge più che onestamente il suo ruolo di intrattenimento, ma allo stesso tempo non è certo inebriante, nonostante lo spasmodico impegno della sua brava protagonista.
Sufficiente.
Lavoro d'insieme discreto (nel senso di non invadente), buona direzione degli attori, ordinario per il resto.
Brillante protagonista assoluta della scena, fa guadagnare a tutto il film almeno mezzo punto di agree.
Molto bella, disponibile, in mille faccende affaccendata.
Dirompente.
Ce lo vedo un gran bene nel ruolo del burbero.
Certo il ruolo non funziona sempre benissimo, ma ha delle frecce al suo arco.
Sorrisone Durbans e via.
Sufficiente.
Piccola particina che espleta agevolmente senza problemi.
Nel complesso più che sufficiente.
Goduriosa quando tira certe frecciate, meno brillante in altri frangenti (anche qui il personaggio funziona a strappi).
Nei panni di se stesso.
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