Regia di Roger Michell vedi scheda film
Becky Fuller, giovane ed appassionata produttrice esecutiva, si ritrova catapultata alla guida di un notiziario del mattino in crisi e, nel tentativo di risollevarne le sorti, grazie ad un cavillo contrattuale riuscirà a costringere a divenirne anchorman il grande Mike Pomeroy, pluripremiato giornalista di razza, ma anche persona boriosa ed insopportabile. Il contrasto tra il rigido rigore professionale di Pomeroy e la linguaccia acida della navigata co-conduttrice Collen Peck, abituata a cavalcare un infotainment estremamente leggero ed adatto ad un pubblico mattutino, darà vita ad uno scoppietante contrasto di caratteri ma riuscirà nel miracolo di riportare in alto ascoltidrammaticamente in calo. Con una sceneggiatura un po' più coraggiosa, un regista con maggiore personalità dell'elegante ma insipido sudafricano Roger Michell ("Notting Hill" nel suo curriculum) e grazie alla ritrovata e strepitosa verve di due vecchi volponi del grande schermo come Harrison Ford e Diane Keaton, "Il buongiorno del mattino" poteva essere un piccolo capolavoro di satira al vetriolo sulla penosa tendenza mediatica di infarcire programmi informativi con notiziole spazzatura buone per divertire ed adescare i gonzi. Invece Michell e soci si accontentano di realizzare una commedia elegante, ma abbastanza inconsistente, leggera e fin troppo buonista, con qualche momento davvero esilarante (l'inviato Ernie massacrato in tutti i modi possibili) e un bel cast divertito e divertente (peccato solo che Jeff Goldblum e John Pankow siano a dir poco sottoutilizzati). Nell'insieme un film piacevolissimo ma anche indiscutibilmente l'occasione mancata di realizzare un gioiellino: accontentiamoci, di questi tempi non è che girino tanti capolavori... voto sufficiente.
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