Regia di Roger Michell vedi scheda film
Il dietro le quinte di una produzione televisiva americana non è una terra inesplorata. Su grande schermo abbiamo avuto modo di visitarla nelle sue forme più svariate: dal quiz alla sit-com, dal notiziario alle previsioni del tempo, attraverso commedie romantiche, parodie, biografie e tanto altro ancora. Con "Il buongiorno del mattino" è il turno dei programmi d'intrattenimento del mattino, una delle parti più insulse del palinsesto di qualsiasi emittente. La vicenda, infatti, ruota attorno ad un programma caduto in disgrazia e prossimo alla chiusura - Daybreak - che però viene affidato ad una giovane e promettente produttrice a mo' di ultima spiaggia. Quest'ultima, talentuosa e dedita al proprio lavoro come una missionaria, riesce a resuscitare gli ascolti, non senza problemi e complicazioni, grazie soprattutto al coinvolgimento di una vecchia gloria del giornalismo d'assalto. Roger Michell lavora di mestiere gestendo cast e narrazione con il polso strettamente necessario ma difetta del cinismo necessario per graffiare nel vero senso della parola. Qualche spunto interessante qua e là si scorge, Rachel McAdams s'impegna ed il cast di contorno è quello delle grande occasioni con in testa le due gustosissime prove offerte da Diane Keaton e Jeff Goldblum. Harrison Ford, da parte sua, ha l'occasione di confrontarsi con il miglior personaggio capitatogli negli ultimi dieci anni di attività. Il suo spietato anchorman risulta veramente antipatico e questo è un bene, soprattutto dopo una carriera passata a fare il "piacione". Peccato per quel finale alla "Notting Hill".
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