Regia di Goran Dukic vedi scheda film
“Wristcutters” è la classica piccola e piacevole sorpresa che si sviluppa come un on the road semplice (solo sulla carta), ma al contempo è anche impreziosito da una serie di elementi caratteristici di contorno belli e simpatici che lo rendono qualcosa di diverso dal solito.
Zia (Patrick Fugit) decide di suicidarsi dopo una delusione d’amore, ma, con enorme sorpresa, scopre che la morte non segna la fine dell’anima e si ritrova così in una sorta di limbo dove finiscono tutti coloro che si sono tolti la vita volontariamente.
La sua nuova esistenza procede senza entusiasmi (d’altronde nessuno può ridere in questa nuova realtà), ma quando scopre che anche la sua ex fidanzata si è suicidata parte con un amico alla sua ricerca.
Sulla strada incontra una bella ragazza (Shannyn Sossamon) e diversi personaggi bislacchi (un sempre grande Tom Waits e John Hawkes tra gli altri), mentre i pensieri nella sua testa cambiano fino alla sorprendente rivelazione finale.
Film realizzato con poco, ma rappresentato in maniera armoniosa ed arricchito da idee su idee, nonostante il filo conduttore (un’avventura on the road), non sia una scelta così fantasiosa, ma è tutto il resto ad esserlo.
Tanti piccoli elementi gustosi (le regole del limbo, il buco nero sotto il sedile dell’auto, il cielo senza stelle, i fiammiferi che non si spengono ma salgono al cielo, e tanti altri) donano fascino alla storia, così come il cast funziona davvero alla grande grazie a scelte per lo più molto azzeccate anche nei ruoli di puro contorno.
E poi su tutto domina un finale incredibilmente romantico ed incantevole che ti lascia addosso una sensazione piacevolissima; pensandoci non era poi così difficile da intuire, ma il film merita anche per il suo essere capace di farti perdere la bussola.
Peccato solo che duri un po’ poco (circa 80 minuti), avrei preferito perdermi un po’ più a lungo tra le piaghe della trama.
Bella anche la colonna sonora d’accompagnamento con musiche, tra gli altri, dei Gogol Bordello e Joy Division.
Dunque film insolito e toccante che merita di essere recuperato se capita l’occasione, semplice, ma anche sorprendente e dotato di una grazia tutta sua, rara da trovare in circolazione.
Bravo a caratterizzare la scena e nel prendere molte decisioni che rendono affascinante il contesto.
Soddisfacente nel suo essere attonito e spaesato.
Decisamente gradevole.
Guest star eccentrica e funzionale.
Bizzarro e ammaliante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta