Regia di Goran Dukic vedi scheda film
Dopo vari giri nei festival "indie" di tutto il mondo e' stato distribuito anche da noi , incredibilmente solo per l'home video , questo piccolo esempio di cinema (semi)americano alternativo a quello ipertrofico e supercostoso hollywoodiano.
Il regista e' tal Goran Dukic - messosi in luce con un paio di film girati nella sua patria , la Croazia - che riesce a gestire il film in modo sempre ottimale senza lasciarsi prendere la mano da patetismi o da inutili tecnicismi che avrebbero appesantito un road movie originale e davvero ben scritto.
Tratto dal racconto "Kneller's Happy Campers" di Etgar Karet , questo e' davvero il classico esempio di film che tratta argomenti "pesanti" - il suicidio , l'indifferenza , l'amicizia , il distacco - in maniera assolutamente garbata e senza effettismi di genere.
Dukic - autore anche dello script - gira senza errori e riesce a stratificare la pellicola senza che nessuna delle "parti" presenti - dramma , commedia , fantastico - scavalchi l'altra , aiutato da un cast perfetto - eccellente il mtio Tom Waits - e da un reparto tecnico di ottimo livello.
Davvero un interessante unione tra il cinema est-europeo e quello indie americano , che da i suoi frutti migliori nelle sequenze grottesche e in quelle dove gli attori vanno a briglia sciolta in monologhi davvero esilaranti.
Dukic dimostra di saper davvero girare , adatta i volti degli attori alle scenografie naturali che li circondano e descrive un altro-mondo dove tutti i suicidi (ri)vivono in armonia senza poter mai sorridere in modo assolutamente "morbido" e mai eccessivamente spinto.
Di buon livello pure la colonna sonora e ottimo il lavoro del direttore della fotografia , che dona all'insieme un tocco di surrealita' visiva che e' un altro pregio di un film intrigante , originale e che merita assolutamente una visione.
Questo Dukic e' un (neo)regista da tenere d'occhio, potrebbe riservare ottime sorprese.
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