Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Bersaglio centrato da Nanny Loi, con Detenuto in attesa di giudizio il suo film più bello.
La scena iniziale del film “ Mi manda Picone” è sintomatica e significativa delle vicende che verranno narrate. Un operaio dell’Italsider Pasquale Picone si da fuoco nella sala di consiglio del comune di Napoli,perché si ritiene licenziato senza giusta causa da parte dell’azienda. Viene portato subito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale, però di lui si perdono le tracce, misteriosamente scompare, nonostante le ricerche della moglie Luciella Picone(Lina Sastri). Apologo intinto in un ironia surreale, girato in modo tragicomico da Nanni Loy, ambientato in una Napoli popolata da truffatori, macchiette varie e gente che vive di espedienti e sotterfugi. Il sardo Nanni Loy si può ritenere un napoletano acquisito, ha girato ben cinque film a Napoli. “Mi manda Picone” è un film straordinario, commedia drammatica e grottesca, ma non solo, si respira aria neorealista. Film che è una critica sociale descritta in modo realistico, ma in modo buffo, la farsa e’ ai massimi livelli, si può definire un film di investigazione attraverso l’azzeccato personaggio di Giancarlo Giannini, uomo che vive di espedienti, che ricorda da vicino il mitico Nino Manfredi de “ La mazzetta”. Pasquale Picone e’ l’operaio dell’Italsider o e’ qualcun’altro ?, sembra avere diverse attività in essere, tutte ai confini della legalità ed oltre. Pasquale Picone potrebbe essere anche nessuno, non lo vediamo mai in volto, perché di lui non c’è nessuna traccia. La camorra fa da sfondo alle indagini di Salvatore(Giancarlo Giannini), la camorra anche se non viene mai nominata è sempre presente, fa parte del tessuto di Napoli, rappresenta un vero sistema, in cui Picone, una volta onesto, alla fine deve sparire, per sfuggire al suo destino. Lo stesso sistema cerca di inghiottire anche Salvatore, una cosa naturale sarà l’accettazione del mondo criminale di Salvatore sostituto di Picone. Giancarlo Giannini e Lina Sastri sono splendidi interpreti, la Sastri interpreta Lucia con luci ed ombre, la sua personalità ha varie sfaccettature. Buone le musiche di Tullio de Piscopo, con la bellissima canzone di Pino Daniele cantata da Lina Sastri sui titoli di coda del film. Ottimo film non solo di intrattenimento, ma simbolico di un certo modo di vivere e “sopravvivere” la vita al sud.
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