Un operaio dell'Italsider si da fuoco, nella sala del consiglio comunale di Napoli, ritenendosi minacciato di licenziamento da parte dell'azienda. Dopo essere stato soccorso da un'ambulanza, di lui non si trova traccia e vane risultano le ricerche della moglie Luciella Picone. Apologo tragicomico di Loy, in una vivace Napoli di truffatori e di macchiette.
Sono indeciso: commedia grottesca, o drammatica? Unica certezza un applauso a Giannini, alla Sastri, a Loy, e un commento doveroso: gran bel bastardo, questo Pasquale Picone! Voto: 7 (sette).
Un piccolo furfante che bazzica nel sottobosco della piccola corruzione per le pratiche burocratiche dei comuni cittadini, si trova catapultato al livello superiore della delinquenza, ma fa il passo più lungo della gamba, sia per i pericoli che incontra che per una cattiveria che non gli appartiene.
Pasquale Picone, operaio metalmeccanico prossimo al licenziamento, si dà fuoco per protesta davanti al consiglio comunale di Napoli; ma il suo cadavere non arriva mai all’obitorio. Per scoprire che fine ha fatto il marito, la (presunta) vedova si rivolge a un mite disoccupato abituato a vivere di espedienti, il quale scopre che Picone non era mai stato assunto all’Italsider ma… leggi tutto
E' un film caleidoscopico su Napoli e il sottobosco di Napoli, tra poveracci, piccoli delinquenti, malaffare, innocenti vessati, e usanze tipicamente napoletane. E' una pellicola di attori, di situazioni, di personaggi, ben gestiti e amalgamati dal regista. Tuttavia la regia di Nanni Loy, in senso tecnico, è semplice e funzionale al racconto. Ma neppure ha senso chiedere di più in… leggi tutto
Giannini interpreta un Fantozzi senza comico: la sua vita ed il mondo che lo circonda sono soltanto tragici. Respinto da una società decisamente più brutta (e bruta) di lui, viene inquadrato in un ruolo quasi kafkiano; non fosse che a Napoli, inspiegabilmente, secondo Loy tutti ridono sguaiati qualunque cosa accada. Ritratto tristissimo del degrado e della malavita dominanti in una città… leggi tutto
Il film è senza dubbio più un omaggio-denuncia a Napoli (quasi tutto recitato in napoletano-italiano, spesso incomprensibile) con attori napoletani, musiche napoletane. Dal punto di vista prettamente del giallo il film non è un granchè, e neanche come storia. Bravo comunque Loy a creare le atmosfere. Solo Giannini in rilievo tra gli attori. Voto: 2,5 stelle (1987).
A Napoli, Salvatore Cannavacciuolo (un eccellente Giancarlo Giannini), disoccupato ormai maestro nell'arte di arrangiarsi, si trova coinvolto nella sparizione di tale Picone Pasquale, operaio dell'Italsider che si è dato fuoco durante una seduta del consiglio comunale. Ingaggiato dalla presunta vedova di Picone (Lina Sastri), il faccendiere scoprirà che dietro l'attività…
Pasquale Picone, operaio napoletano dell'Italsider, per protestare contro il licenziamento, si cosparge di benzina e si dà fuoco durante una seduta del Consiglio Comunale del capolouogo partenopeo, sotto gli occhi dei politici locali e di una folla atterrita, nella quale è anche la moglie Luciella. Spente le fiamme, giunge un'ambulanza per portarlo via. Non riuscendo a sapere dove…
La scena iniziale del film “ Mi manda Picone” è sintomatica e significativa delle vicende che verranno narrate. Un operaio dell’Italsider Pasquale Picone si da fuoco nella sala di consiglio del comune di Napoli,perché si ritiene licenziato senza giusta causa da parte dell’azienda. Viene portato subito in ambulanza al pronto soccorso…
Questa volta i sei gradi di separazione tra il cult di Nanni Loy "Mi manda Picone" e il recentissimo successo Pixar "Luca" passano attraverso Luciano Salce, Fontana & Stasi, Barbara…
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Commenti (8) vedi tutti
Sono indeciso: commedia grottesca, o drammatica? Unica certezza un applauso a Giannini, alla Sastri, a Loy, e un commento doveroso: gran bel bastardo, questo Pasquale Picone! Voto: 7 (sette).
commento di Roberto MorottiBersaglio centrato da Nanny Loi, con Detenuto in attesa di giudizio il suo film più bello.
leggi la recensione completa di claudio1959Esilarante e intelligente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiDivenuto un quasi-cult del grottesco italiano, con tanta tristezza per le condizioni sociali (e culturali), di Napoli. Voto 7.
commento di ezzo24Buon film, ma di genere grottesco.
commento di OssUn piccolo furfante che bazzica nel sottobosco della piccola corruzione per le pratiche burocratiche dei comuni cittadini, si trova catapultato al livello superiore della delinquenza, ma fa il passo più lungo della gamba, sia per i pericoli che incontra che per una cattiveria che non gli appartiene.
leggi la recensione completa di Balivernaun cult della cinematografia italiana …da vedere anche se non puo piacere il genere
commento di danandre67Discontinuo e macchiettistico, ma col sempre bravo Giannini. 5 1/2
commento di kotrab