Regia di Steno vedi scheda film
Con oltre trent'anni di carriera,a volte ricca di soddisfazioni,perlomeno di consenso popolare,Steno,padre di Carlo e Enrico Vanzina,girò una sorta di rifacimento di uno dei suoi titoli più amati,e celeberrimi,"Un giorno in pretura",nel quale,attorno al magistrato Peppino De Filippo ruotavano tipi e personaggi strampalati e comici,e dove esordì,tra l'altro,il leggendario Nando Mericoni,ovverosia l' "americano a Roma".Qua la figura centrale è il pretore Christian De Sica,e in aula gli capitano iettatori,assurdi maestri musicali che spacciano per proprie arie celebri,tifosi romanisti che hanno fatto pipì addosso ad un tifoso rivale,sospetti mafiosi,impiegate che fanno lavori extra non canonici,pugili suonati,e ladri di professione.Per accattivarsi l'interesse del pubblico,nel film sono presenti nomi di risonanza e di peso al botteghino come Montesano e la Sandrelli,ma "Mi faccia causa" non ripetè l'exploit del lungometraggio cui fa riferimento.In una cornice rappresentata da una Corte burlesca,si susseguono storielle fessacchiotte,con sketch di poco sapore,ravvivate fiocamente da qualche strizzata d'occhio di scafati attori e caratteristi,ma niente più.Si tocca l'assurdo in una versione di "O sole mio",ove De Sica si produce in una convintissima performance canora e danzante,e ancor più al momento in cui ogni personaggio proclama la propria fede calcistica (e Jimmy il Fenomeno che grida eccitato "Forza Foggia",con una decina di "A" finali,è un gioiellino di nonsense...):impietoso il confronto con il vecchio lavoro di Steno,ma anche con diverse commedie che furono premiate dal box-office in quella stagione.
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