Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Diverse ricerche svolte dagli psicologi suggeriscono che uno degli incubi più ricorrenti tra le persone adulte è quello di ripetere l'esame di maturità. Cavalcando l'onda del luogo comune, Paolo Genovese colloca sette amici romani in questa condizione: vent'anni prima un commissario aveva millantato titoli che non aveva e il loro esame di maturità risulta annullato. Per tutti loro è l'occasione per fare un passo in avanti rispetto alle responsabilità e diventare finalmente persone adulte.
Se si accetta l'assunto di fondo secondo il quale l'adesione a un modello ultraconformista e antidiluviano come quello delle 3 m (moglie, macchina e mestiere) sia il giusto viatico per una vita adulta, allora il film - nel suo tripudio di conformismo e disimpegno becero che trasforma Epicuro in "un cazzaro" - non fa una piega (d'altronde distribuisce Medusa…). Ma a un occhio più attento non possono sfuggire gli svarioni da fantascienza (una bambina all'uscita di scuola affidata a un estraneo), i sociologismi d'accatto (l'adolescenza sociale), il qualunquismo esasperato, la regia da sitcom. Se a questo si aggiunge il livello dilettantesco della recitazione di Bova, Bobulova e Tiberi (per non parlare di quello sconfortante di Ambra Angiolini), si capisce perché questo tipo di commedie riesca a sfondare al botteghino. Qualche risata la strappano comunque Ricky Memphis, il migliore del gruppo, bamboccione radicato in casa con mamma e papà, e Luca Bizzarri, adolescente di ritorno.
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