Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film
Film "grottesco" con un ottimo Albanese
Faccendiere da strapazzo,Cettola Qualunque, rientrando da un periodo di latitanza, si butta in politica,è sguaiato, disonesto, corrotto e orgoglioso di esserlo.Ricorre per essere eletto ad una propaganda,meschina e volgare,addirittura assume all'uopo uno spregiudicato esperto di comunicazioni.Ogni espediente, anche il più bieco, viene utilizzato ai suoi scopi,passando dalla truffa all'inganno,senza alcuno scrupolo, perfino il figlio viene "sacrificato" sull'altare dei suoi sporchi interessi,attraverso questa condotta spregevole, ma efficace.Il film "Qualunquemente " alla sua uscita nelle sale riscosse, un discreto successo di pubblico.Indubbiamente la pellicola possiede dei pregi.La politica italiana da tempo ha assunto una fisionomia così grottesca,da far sembrare il film meno surreale di quello che è.Senza imbarcarsi in valutazioni faziose,che non attengono al commento "de quo",però non si può non riconoscere, che la nuova classe dirigente, mostra una caratura veramente esile e un comportamento spesso poco istituzionale,quando a volte non addirittura imbarazzante e dilettantesco, che farebbe impallidire i nostri padri costituenti. Tuttavia il registro narrativo adoperato,è quello della farsa impertinente, più che della satira.Albanese da attore versatile qual'è fornisce una prova sicuramente efficace, il personaggio a cui da vita, è stravagante, smodato, caricaturale,attorno a lui si muovono macchiette pittoresche, in un contesto burlesco.Si ride poco, si sorride a denti stretti e soprattutto ci si dovrebbe indignare.
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