Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film
Una delle caricature più riuscite del politico medio italiano, buon prodotto di satira di costume e politica.
Mi rifiutai di vederlo quando uscì, l'eco di quei tormentoni mi spaventava, pensavo ad un film alla moda. In effetti, a Cetto la Qualunque manca quella preveggenza che poteva elevare un fenomeno satirico a capolavoro, Albanese si limita a ricalcare i costumi italici, caricandoli con l'enfasi dei suoi personaggi ma il risultato è complessivamente gradevole. Concesso che la sua comicità non possa piacere a tutti, il protagonista di questa pellicola è ben tratteggiato e decisamente riuscito, sa amplificare il personaggio del politico medio italiano e ricoprirlo del ridicolo che merita e, a distanza di qualche anno dall'uscita, non ha perso verve. Quello che era un tormentone è diventato, pian piano, un modo di dire, segno che Cetto la Qualunque si è ritagliato un posticino tutto suo nel panorama del cinema italico; piccolo, forse piccolissimo, ma suo. E gliene va dato merito.
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