Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film
Un pregiudicato torna al paese natio in Calabria dopo anni di latitanza all'estero. La situazione purtroppo è cambiata! Stanno rischiando di diventare tutti...troppo onesti! Eh no! Così non va bene...Cetto La Qualunque (il latitante) pensa bene allora di mettersi in politica per sistemare le sorti del paese...Finalmente una commedia che riesce a far ridere (e tanto! Una gag dietro l'altra! Albanese è una vera forza della natura! E anche i comprimari non sono da meno, a partire da Rubini che riesce a farci sorridere facendo il serio!) ma allo stesso tempo una critica sociale come ai bei vecchi tempi dell'Albertone (Sordi! Eh eh eh...). Le scene memorabili non si contano sulle "dita dei piedi di un millepiedi" (oggi sono trash pure io, ispirato da questo capolavoro!!!) quindi ve ne citerò solo qualcuna, sperando di non togliervi sorprese: una vecchia appena deceduta ma ancora calda che approfitta del diritto di voto (sic!), il figlio di Cetto che non si deve mettere il casco perchè il padre ha una reputazione da difendere, il discorso di Cetto in chiesa, le spiegazioni sulle case abusive, etc...Troppo banale ricordarvi a quale (ex)partito (ma movimento che ha sempre continuato ad esistere) si riferisce il cognome del protagonista...
Ottima!!!
Nulla!!!
Ottima!!!
Da applauso!!!
Da applauso!!!
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