Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film
Purtroppamente sono rimasto deluso. per uno che considera la maschera di Albanese una delle migliori caratterizzazioni comiche del decennio non basta aver più o meno azzeccato tutte le figure di contorno, con la sorpresa di vedere Sergio Rubini fare il consulente d'immagine barese pentito. Non basta nemmeno aver azzeccato qualche scena, quella davanti al carcere con il figlio Melo è veramente efficace, se non si può parlare di regia , la scena del comizio in piazza è veramente brutta. La risata è soprattutamente di pancia, non va al cervello, non (ci) fà ragionare sul fatto che ridendo con Cetto, ridiamo di noi o meglio ridiamo dei vari Laqualunque che incontriamo e votiamo senza riconoscerli. Mi ero poi illuso che riportare sullo schermo cinematografico i comizi grotteschi, mostruosi, ignoranti ma sostanzialmente sinceri dell'uomo la qualunque avrebbero reso come in tv , invece come sempre accade il travaso annacqua e diluisce. Per il resto sappiamo tutto, sappiamo che l'attualità del personaggio è addirittura sminuita, superata dalla realtà e nello stesso tempo ultima tragica possibilità di rendere ridicoli tutti i cetti della politica a patto di saperli riconoscere anche fuori dallo schermo.
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