Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film
Apprezzabile come satira politico-sociale di un'Italia 'malata' di corruzione, clientelismo ed ignoranza ma la sceneggiatura è ridotta praticamente ad uno scheletro e la regia è scolastica.
Su tutto ciò svetta un grande Albanese, in un personaggio sgradevole e volutamente sopra le righe, mentre il resto del cast, eccetto un bravo Sergio Rubini - in un personaggio che aveva ben altre potenzialità - è confinato in ruoli da macchiette. La sequenza da ricordare è quella dove viene richiesta la ricevuta fiscale. Più che cinema si può dire che questo è uno sketch televisivo dilatato ad un'ora e mezza.
Voto: 6.
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