Regia di Ugo Fabrizio Giordani vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Due comici di successo televisivo (ma raramente fortunati al cinema), belle ragazze spesso in costume da bagno e la località internazionale più italianizzata del mondo ed il gioco è fatto.
Questa la formula “vincente” del film di Ugo Fabrizio Giordani, peccato che il resto (che poi dovrebbe essere il succo) sia quasi del tutto evanescente.
Fabio Romano (Enrico Brignano) e De Pascalis (Maurizio Casagrande) convincono le rispettive famiglie a fare una vacanza a Sharm El Shaik, ma non tanto per rinsaldare i loro rapporti (che invece ne avrebbero di bisogno), quanto per raggiungere Saraceni (Giorgio Panariello), il loro nuovo titolare, per adularlo e convincerlo a non licenziarli.
Tra i due nasce una scorretta competizione per accaparrarsi le simpatie del tracotante imprenditore, mentre i loro figli fanno le loro prime esperienze sentimentali e le mogli si lamentano per l’assenza dei rispettivi mariti nella loro vita.
La formula è semplice, il risultato scontatamente medio basso; si parte con un certo brio, simpatica l’introduzione dei personaggi e delle situazioni che stanno vivendo, ma non ci vuol molto, perché il contesto si impantani.
La cosa migliore rimane il duello rusticano tra Romano e De Pascalis (che purtroppo alla lunga perde inevitabilmente la verve delle prime scene), così come funzionano in maniera sufficiente le angherie del riccone di turno (Panariello ha anche un paio di battute cattive al punto giusto), tutto il resto invece lascia il tempo che trova.
Solite storielle del primo amore (patinate e superficiali, senza vero sentimento), solita morale spiccia (per cui alla fine vince la famiglia nei confronti dell’interesse economico), poche volgarità, umorismo così così, soprattutto sbilanciato, perché mentre nella prima parte le battute (belle o brutte che siano) non mancano, nella seconda si cerca maggiormente altro, fallendo però l’obiettivo in maniera evidente.
Così “Sharm El Shaik” è una commedia modesta, che ha qualche discreto spunto, ma che poi non riesce a coltivarlo con sufficiente volontà.
Comunque leggermente meglio di altri film similari (tipo i cinecocomeri vanziniani per rimanere in tema di ferie e mare), ma rimane che c’è sempre pochino da salvare e che sarebbe anche ora di provare a proporre qual cosina di più (senza pretendere grandi cose).
Modesto.
VOTO : 5,5.
Offre qualche spunto più che dignitoso, ma poi lo annacqua con la solita (insipida) minestra di contorno.
Comunque poteva andare anche peggio.
VOTO : 6++.
Abbastanza simpatico, per lo meno ci prova e ogni tanto ci riesce, almeno fino a quando il film tutto sommato regge (cioè nella prima parte).
VOTO : 6+.
Personaggio antipatico e scorretto, "riuscita" (almeno per un film senza troppe pretese come questo) fotografia del riccaccio senza scrupoli per nessuno e con uno sfrenato amore per le sue cose (solo quelle).
Un paio di battutacce sono proprio carine.
VOTO : 5+.
Sfodera un consideravole lato B (messo già in bella vista sulla locandina), per il resto il suo personaggio propone (molto) poco di interessante.
VOTO : 5.
Bella (ma non è una novità), ma piuttosto antipatica e senza acuti (almeno positivi).
VOTO : 5,5.
Ordinata, ma lì si ferma senza uno spunto interessante (va detto più per colpa altrui).
VOTO : 5.
Pochissimo, quasi nulla, da segnalare.
VOTO : 5,5.
Sorrisone acchiappa femmine e poco altro.
Messo lì giusto per questo.
VOTO : 6.
Vagamente simpatico quando entra in combutta con Brignano.
VOTO : 6+.
Ci mette un pizzico di grinta e sfrontatezza che non fanno mai male.
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