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The Social Network

Regia di David Fincher vedi scheda film

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La recensione su The Social Network

di Furetto60
7 stelle

Ottimo film, che racconta la nascita del "fenomeno Facebook"

Iark Zuckerberg, "l'enfant prodige",destinato a diventare il più giovane miliardario della storia,colui che ha  creato "Facebook" il social network più usato al mondo, nel 2004 era uno studente di Harvard brillante nel profitto, ma con scarse attitudini sociali, Lasciato dalla ragazza, snobbato dai club più elitari e con scarsa propensione per gli sport, inventò  in una nottata, un software geniale,che prelevava tutte le foto delle studentesse messe on-line dalle università e le metteva a disposizione di tutti in rete,per una "curiosa" gara di bellezza. L'applicazione fece il giro dei computer di tutta l'area accademica e Zuckerberg venne punito e multato per aver violato, i sistemi di  sicurezza. A quel punto però la straordinaria impresa era finita sulla bocca di tutti e  la sua popolarità crebbe a dismisura,attirando l'attenzione di alcuni  compagni , che avevano subodorato le potenzialità di questa idea,Eduardo Saverin , che mise a disposizione il capitale iniziale per la nuova società,poi  il fondatore di Napster, Sean Parker che presentò e rappresentò  "questa geniale piattaforma" ai capitalisti della Silicon Valley e i gemelli Winklevoss.

Zuckerberg, coadiuvato da loro,prenderà  spunti per migliorarla e arricchirla, dando vita al fenomeno planetario chiamato "Facebook".Ci saranno a seguire dispute legali e quant'altro per il riconoscimento di diritti, che avevano un valore economico incommensurabile.Il film non si schiera,ma  presenta una serie di narratori, ciascuno con la propria versione dei fatti, lasciando al pubblico le ipotesi su quanto accaduto.Il regista,sembra invece volersi soffermare sul carattere  del protagonista,in realtà un misantropo, misogino e asociale,classico "nerd" che per paradosso inventa "il primo social"della storia.Sembra un controsenso ma non lo è, chi utilizza con consapevolezza e senso critico, "facebook"  "instagram" "twitter" e altro, sa bene ed è cosciente di come,anzichè creare gruppo,questi applicativi sono alienanti e illusori,inventando una società"virtuale" e non reale e allontanando di fatto gli individui.
La vera socializzazione,si realizza quando le persone s'incontrano, si confrontano e magari si scontrano anche, ma"dal vivo" non attraverso il monitor di un p.c. ma per le nuove generazioni e per una buona fetta dell'umanità,la vita in rete (ciò che si fa, si legge e che accade online) ha la medesima valenza della vita reale.

Il regista Fincher  e lo sceneggiatore Sorkin,raccontano con maestria, la nascita del  fenomeno sociale più rivoluzionario del nuovo secolo.

 

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