Regia di David Fincher vedi scheda film
Definizione di incomunicabilità fonte Wikipedia:
L'incomunicabilità è una condizione esistenziale causata da un atteggiamento emozionale che rende difficile o impossibile comunicare con alcuni o con tutti. Questa incapacità di stabilire un rapporto con gli altri, nasce dalla mancanza di un'autentica conoscenza di se stessi e degli altri che porta ad una condizione di isolamento e solitudine...
In The Social Network tanti personaggi non ascoltano, perché sono incapaci di ascoltare, cercano disperatamente un ruolo sociale fra persone che in fondo non conoscono e sotto sotto disprezzano, come disprezzano se stessi. E da qui l'idea estrema di Zuckerberg che partendo da questa incomunicabilità, associata alla massima espansione nella storia di mezzi di comunicazione, cerca di sfruttare i limiti di questa era per uscire egli stesso dalla gabbia della solitudine interiore. Infatti nel finale dopo uno scontro verbale incisivo con la giovane avvocatessa, sceglie il web e non il confronto diretto per evolvere il rapporto con lei enfatizzando l'ansia relazionale con quel continuo aggiorna f5 sul suo portatile. Un tema dei nostri tempi, sviluppato da Fincher molto bene, buttando prima tutti i tasselli alla rinfusa per poi riordinare il flusso del racconto nel bel finale. Come spesso accade i retroscena delle grosse invenzioni commerciali sono spesso sorprendenti e Facebook non poteva esssere estraneo a questa regola, ma è il background esistenziale ad interessare agli autori e a generare inquietudini. Poi ci sono le dinamiche capitalistiche dei brevetti e della società americana portata all'evoluzione affaristica perenne, ma quello che mi ha più colpito di questo film è la base umana da dove parte la storia e in fondo si conclude con le secche didascalie finali, che chiudono simbolicamente il cerchio.
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