Regia di David Fincher vedi scheda film
VOTO : 7,5.
Quando circolarono le prime voci sul fatto che David Fincher, regista per il quale ho un’enorme stima, avrebbe girato un film su Facebook ero molto dubbioso sul possibile risultato, poi il tutto ha preso una sua fisionomia chiara e la curiosità ha cominciato ad aver la meglio sui dubbi.
E dopo averlo visto la curiosità ha lasciato definitivamente spazio ad una sincera soddisfazione per un film assolutamente moderno, fondato su temi attuali, dotato di un linguaggio spigliato ed elettrizzante, e lontano dai canoni classici cinematografici per svariati motivi.
Dopo essere stato lasciato dalla propria ragazza (Rooney Mara), Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg), un nerd con pochi amici e scarsi risultati sociali, comincia a lavorare ad un blog aiutato dal suo amico Eduardo Saverin (Andrew Garfield), anche sfruttando la dritta di altri membri di Harvard che lo avevano cercato per aprire un loro social network.
Quello che ne esce fuori è Facebook, un sito collettivo in continuo ampliamento che vedrà partecipare anche la figura di Sean Parker (Justin Timberlake), fondatore di Napster, ed in seguito anche due cause legali legate al patrimonio incredibile che la società ha incamerato nel corso degli anni.
“The social network” mi ha letteralmente conquistato, grazie soprattutto ai dialoghi, frutto di una sceneggiatura ottimamente calibrata, veloci diretti e puntuali in un susseguirsi di azioni che si dipanano tra la genesi del “mito” Facebook (strumento che non uso e non ho mai usato nonostante tutte le spinte degli amici a farlo) e le azioni legali frutto del post successo.
E il film soprende in quanto non presenta eroi positivi, non ci sono dei veri buoni, non c’è la cavalleria che viene in soccorso, solo un colosso virtuale ed un ragazzo che dal niente, mettendoci tutto se stesso e calpestando anche gli altri, lo ha creato divenendo il più giovane miliardario del mondo.
Fincher è bravissimo a raccontare in immagini una sceneggiatura fluidissima e sclerata, mantenendo un clima ambiguo, giocando con un personaggio tutto concetrato sulla sua natura e creando pochi ambienti, ma con tanta attenzione, com’è suo solito fare, alternando con classe le due fasi del soggetto.
Buona la prova del cast, su tutti un Jesse Eisenberg nerd come suo solito, ma qui dai connotati diammetralmente opposti alla tipologia di personaggio, mentre Justin Timberlake dimostra acora una volta di essere un attore vero e Andrew Garfield di essere giustamente in rampa di lancio.
Mi è piaciuta molto anche la colonna sonora, con scelte prettamente elettroniche galvanizzanti, anche se in certi casi è un po’ troppo invadente finendo sopra alcuni dialoghi.
Così “The social network” è un film modernissimo in tutto e per tutto, ma per una volta questo non vuol dire niente di negativo, anzi è una vera sorpresa, ennesima testimonianza del talento di Fincher chiamato adesso nell’impresa (impresa in quanto sarà difficile smarcarsi da quanto già visto, ovvero dare un senso compiuto all’operazione) dei remake americani di “Millenium”.
VOTO : 7,5. Rappresenta con talento e metodo una sceneggiatura ficcante e sottile. Preciso ed egocentrico.
VOTO : 7. Il ruolo è assai più serio del suo standard e lui riesce ad essere ambiguo ed anche un pò inquietante. Bravo.
VOTO : 6/7. Gagliardo, ha una buona presenza scenica. Da tenere d'occhio.
VOTO : 6. Ruolo secondario, lei sempre graziosa ed alla mano.
VOTO : 6/7. Nei panni di Sean Parker, sfrutta al meglio l'occasione offertagli da un bel copione e fa una gran bella figura.
VOTO : 6++. Lo spazio per lei è risicato, ma in pochi minuti mette in mostra un atteggiamento positivo ed una buona tempra.
VOTO : 6. Sufficiente.
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