Regia di David Fincher vedi scheda film
Questa volta ho voluto a tutti i costi fare un tuffo dentro una piscina vuota: ho preso la rincorsa, ho fatto una capriola come se fossi al molo di Portonovo e mi sono fatto del male sfracellandomi sul fondo secco a mattonelle azzurre con stampato sopra il marchio FACEBOOK.
Non fraintendetemi, il film è ben fatto ma il mio grande problema è che il Social Network lo uso per risparmiare sul telefono: non mi piace mescolarmi con pettegolezzi e foto di tutto il mondo, non fui entusiasta di Facebook al primo impatto e la cosa è via via scemata, al contrario di Film TV che mi agganciò alla prima occhiata e mi pare che in molti l'hanno notato.
Detto ciò la cronistoria della genesi e l'avvento de sto Social ecc... è veloce e autolesionista per lo stesso Soc..ecc...visto che Mark Zuckerberg capisce a sue spese, anche se con lauto guadagno, che gli amici e le donne che ti amano nella vita sono quelli e quelle che tocchi con mano e non coloro che ti mandano la loro amicizia dalla Micronesia mentre tu non hai i soldi neanche per andare a Mirabilandia ed il finale molto molto bello con "Baby you're a rich man" e sottolineo Too, di quei quattro ragazzi di Liverpool che non hanno studiato ad Harvard, non sanno come il sottoscritto che cosa di preciso sia un algoritmo, ma hanno unito persone in tutto il mondo, lascia un grande senso di solitudine anche se sei il miliardario più giovane del globo terracqueo.
Questo film mi fa pensare che sto invecchiando e che l'ambizione e la voglia di emergere si pagano a caro prezzo, ma la creatività ed il progresso sono inarrestabili e vanno a velocità supersonica.
Il cast è ottimo e da vita a personaggi repellenti e disgustosi: come i due gemelli Winklevoss e quel mostricciattolo indostano che li incensa perchè convinti di esser stati derubati dell'idea, Sean Parker il viscido squalo con la faccia di Justin Timberlake e le ragazze tutte belle senz'anima, anche se quella dai lineamenti asiatici fidanzata con Eduardo mi ha procurato una cospiqua rigidità alle membra inferiori.
Ottima la regia piena di trovate che risalta splendidamente le belle location ad Harvard, in California e sul Tamigi.
Film non bello, non brutto ma amaro e per me non obbligatorio.
Film TV batte Facebook 6-3 / 7-6 / 6-0: perchè siamo una cerchia ristretta ed abbiamo la passione per il cinema che ci accomuna non la voglia matta di raccontare i cazzi nostri a destra e a manca per farli conoscere anche ai 50 abitanti dell'isola di Pitcairn.
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