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The Social Network

Regia di David Fincher vedi scheda film

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La recensione su The Social Network

di bradipo68
8 stelle

Mark Zuckerberg è uno stronzo.O almeno ostenta di esserlo come le dice l'avvocato nella parte finale del film.E'un nerd ad Harvard. Uno che conduce una vita di nerd.Cervello superiore ,savoir faire non esattamente allo stesso livello(e si nota subito nei primi minuti di film quando è impegnato in un colloquio serratissimo con la sua ragazza che ci mette pochissimo a diventare sua ex),una pericolosa tendenza ad usare tutto quello che trova a portata di intelletto.Non mangia,non dorme,beve solo e nelle due stanze in cui vive c'è un affollamento di computer superiore a quello di calzini.E i vari compagni di stanza tra loro invece che comunicare a voce si scrivono mail.E'questo avere il computer sempre con sè come una seconda pelle che costituisce lo scarto più evidente tra la realtà di questo genio informatico e tutto quello che lo circonda.Vive attraverso lo schermo del suo computer che si trasforma nei suoi occhi e nelle sue orecchie.La sua è una visione in differita,mediata dagli strumenti che usa.Ecco che allora Facebook il social network che ha inventato dopo qualche tentativo su scala più ristretta si tramuta in un anti-social network.Cresce il numero di amici e di contatti nel proprio account e scendono allo stesso tempo le occasioni per incontrare persone vere.Il social network diventa l'ultimo estremo mezzo di comunicazione:tra gioco e anelito di socialità e sopravvivenza si instaura una relazione matematica tra amici di Facebook e amici reali.Una relazione di proporzione inversa:le persone che vantano la lista più lunga di amici nel loro account sono anche quelle che hanno meno contatti con la vita reale.Vivono,respirano attraverso lo schermo e la tastiera che diventano il cuore ,il cervello e i polmoni di un utente che preferisce essere nascosto dietro una barriera.Il film di Fincher è un film che ti assale con un uragano di parole ma la stantia verbosità non abita qui.La regia nervosa con scelte di montaggio ardite fa quasi dimenticare l'ambientazione claustrofobica e ci regala un ritratto realistico di quello che è successo al giovane Zuckerberg e ai suoi amici.Ci sono necessari aggiustamenti,sintesi e taglio di alcune parti ma la sostanza è immutata.Questo giovanotto che è molto più intelligente di quello che sembra parte con le pezze al sedere e si trova a capo di una società fabbricasoldi che vale appena 25 miliardi di dollari.Ed ha solo 26 anni.Magari persi nel ritmo vertiginoso conferito al film non si afferrano tutti gli algoritmi e qualche passaggio tecnico può pure sfuggire ma quello che si capisce basta per dare un taglio inquietante alla materia narrativa tuttora in evoluzione.Facebook è un fenomeno contemporaneo in continua trasformazione,un network più antisocial che social perchè tra di loro le persone hanno sempre una barriera innalzata e praticamente invalicabile.Non avrò capito tutto ma almeno una cosa l'ho stabilita:quanto prima cancellerò il mio account su FB...

Su David Fincher

regia eccellente

Su Jesse Eisenberg

ottima prova ai limiti della mimesi

Su Andrew Garfield

non male

Su Justin Timberlake

meno peggio del solito

Su Rooney Mara

piuttosto piacente

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