Regia di David Fincher vedi scheda film
"Signor Zuckerberg lei non è stronzo. Fa solo di tutto per sembrarlo". E' questa la battuta finale di The social network che esprime perfettamente il pensiero di chiunque lo ha già visto, e di chiunque lo vedrà.
Jesse Eisenberg si plasma, in modo straordinario, nel ruolo del nerd miliardario più giovane del mondo e si dona, anima e corpo, a questo personaggio molto più complesso di quanto si possa immaginare.
La brillante idea si accende in pochi secondi, si sviluppa in qualche settimana e si diffonde in tutto il mondo.
Dalle camere universitarie di Harvard a tutti, o quasi, i college del mondo fino a diventare un fenomeno, anzi IL fenomeno planetario che sconvolgerà per sempre il mondo del web e dei social network.
con un idea del genere è molto breve il passo che trasforma un piccolo investimento in una società miliardaria.
Ma Zuckerberg non è un imprenditore è un creatore, un genio. A lui i soldi non interessano, interessa solo la sua creatura: facebook.
Ed è qui che entrano in gioco i "cattivi", uno su tutti Sean Parker (Justin Timberlake) che approfitta della "debolezza" di Mark per farselo amico, prospettargli un roseo futuro e fare fuori il suo vero e unico amico Eduardo Saverin (Andrew Garfield), prima co-fondatore, poi socio di minoranza infine ultima ruota del carro che però non ci stà a fare la parte del fesso e cita in tribunale il vecchio amico che lo risarcirà con una cifra tutt'ora sconosciuta e reinserendo anche il suo nome come co-fondatore del famoso social network.
Tutto sommato posso dire che questo film incute una certezza particolare, almeno in me, che mi fa affermare: se per essere ricchi bisogna diventare come Mark o almeno andarci vicini, alla ricchezza rispondo: No Grazie.
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