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Il cigno nero

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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La recensione su Il cigno nero

di supadany
9 stelle

VOTO : 7++.
Darren Aronofky realizza un film eccessivo, che a volte sbanda, ma allo stesso tempo è anche, se non soprattutto, terribilmente affascinante per come racconta una storia che svuotata del suo talento (e intraprendenza) non sarebbe poi molto diversa da tante altre già viste.

Nina (Natalie Portman) vive per la danza sotto il ferreo controllo della madre (Barbara Hershey) ed il suo sogno di una vita è quello di diventare prima ballerina della sua compagnia.

E un giorno improvvisamente questo si realizza e viene scelta dal direttore (Vincent Cassel) come protagonista de “Il lago dei cigni”, ma se grazie alla sua impostazione presentare il cigno bianco le risulta facile, non sarà lo stesso per il cigno nero.

Per calarsi nella parte dovrà tirare fuori il lato oscuro di se stessa ed i risultati saranno imprevedibili.

Pellicola destinata per la sua natura estrosa (mettere insieme un ambiente elegante e compassato come quello del balletto con in­serti thriller psicologico è un bell’azzardo) a dividere e a far discutere.

Personalmente mi ha impressionato positivamente per il suo incedere, spesso pericolosamente sospeso ad un passo dal ridicolo (con venature che sfiorano l’horror), ma altrettanto vicino a toccare vette estetiche e, soprattutto, di pathos davvero elevato, con un costante crescendo (che segue l’evoluzione della personalità di Nina), che culmina con la grande (e coinvolgente) prova finale.

Ma poi il film è anche altro, infatti presenta, con toni forti, una società in cui per emergere bisogna arrivare molto vicino all’autodistruzione, ma anche la difficoltà nei rapporti quando vi sono obiettivi che rappresentano troppo o addirittura tutto (vedi la mamma interpretata da Barbara Hershey).

Ottimo poi l’apporto delle musiche (anche, ma non solo, per ovvi motivi intrinsechi delle rappresentazioni) , ma il vero perno di tutta l’operazione è la prova d’attrice di Natalie Portman che soffre fisicamente (notevole la sua abnegazione) ed emotivamente offrendo un’interpretazione che ha un pesa davvero rilevante ai fini del risultato finale.

Per tutti questi motivi considero questo film un’opera da vedere, un prodotto intrigante, sicuramente imperfetto, per certi versi inaspettato, ma assolutamente non da accantonare a priori (anche se la prima cosa è non avvicinarcisi solo perché si ama il balletto).

Su Darren Aronofsky

VOTO : 7++.
Decisamente azzardato, sceglie un percorso anomalo ed impervio e, secondo me, ne esce sostanzialmente bene, confezionando alcune scene strepitose (ed altre un pò fuori fase).

Su Natalie Portman

VOTO : 8.
Strepitosa.
Prova fisica e recitativa di altissimo spessore, entra letteralmente nel problematico personaggio e regala una performance totale di grandissimo impatto emotivo e anche visivo.

Su Mila Kunis

VOTO : 6,5.
Ha il volto giusto, ed anche l'atteggiamento, giusto per rendere bene la parte.

Su Vincent Cassel

VOTO : 6/7.
Personaggio ambiguo al quale l'attore riesce a fornire l'estrosità ed il carisma che serve.

Su Winona Ryder

VOTO : 6++.
Personaggio secondario e nostalgico che le riesce bene perchè un pò la rappresenta.

Su Barbara Hershey

VOTO : 6/7.
Interessante e per nulla piacevole la sua "mamma" iper protettitva ed intransigente che risulta per niente rassicurante soprattutto grazie alla sua prova d'attrice.

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