Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
aronofski fa il bis dopo the wrestler e firma un bellissimo film sull'orrore di sè. la portman nel ruolo della sua carriera(fin'ora naturalmente, è tanto giovane ancora che le auguro altri ruoli eccellenti come questo)si trasforma in un'insicura ragazzetta che rincorre la perfezione, in un ambiente nel quale si può raggiungere l'immortalità perenne ma solo arrivando ad essere un'etoile. come in "chiedo la parola", anche nel film di aronofski, si sente durante tutto il film come una colonna sonora che a tratti sembra che la possano sentire solo gli animali(come ad esempio un cigno) e difatti ogni tanto si sente anche uno smuovere di piume, come se l'animale(il cigno)si innervosisse o più semplicemente si pulisse le piume e se li sistemasse. che il personaggio della portman non sia propriamente una ragazza a posto, lo possiamo già intuire dalla presentazione del personaggio di sua madre. una barbara hershey sconvolta dai ritocchi di lifting, perfetta però nel suo ruolo di madre mostro ballerina mancata che si accanisce sulla figlia, rigeneratasi pittrice nel suo piccolo studio, nel quale la ritroviamo a piangere di tanto in tanto. dio mio!!!!, altro che daria nicolodi in phenomena!!!!! si pensa in una sua salvezza quando entra in campo la mila kunis, ma non fa che peggiorare le cose, perchè la schizofrenia della portman, trasforma la kunis in una probabile amante, in una scena erotica che ti lascia quasi soddisfatto sessualmente, anche solamente in quanto spettatore. per la portman non c'è speranza. cerca di togliersi di dosso la pelle per togliersi di dosso l'essere quel personaggio, come quando non ci piacciamo e vorremmo essere qualcun'altro; qualsiasi altra persona ma non quella che vediamo nello specchio o che sappiamo essere; ma non c'è via di fuga. la mente della portman oramai è sconvolta a tal punto da commettere un'omicidio, forse, tant'è che il cigno che è in lei si palesa, facendo si che le sue gambe si pieghino al contrario all'altezza del ginocchio. mai come in questo film fa bene uscire dal cinema e non essersi immedesimati nel protagonista. ruolo abbastanza inutile per cassel. al suo posto poteva esserci chiunque altro.
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