Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
A mio modo di vedere il film gira attorno ad un perno: la dicotomia schizofrenica tra il cigno bianco simbolo di purezza, candore, ingenuità, puerilità ed il suo alter ego o gemello cigno nero, simbolo di malizia, astuzia, cattiveria ma anche di profonda sensualità ed erotismo. Natalie Portman è una ballerina timida, chiusa, fredda, ingenua ed immatura. Il personaggio interpretato dalla Portman è schiacciato da una madre gelosa, possessiva, che continua ad impedirle di crescere; bisogna sottolineare che la madre è una ballerina fallita. La madre costringe la figlia a vivere una perenne infanzia, reprimendo la sua sessualità ed il suo essere donna adulta La Portman sarebbe perfetta per fare il cigno bianco, ma non per fare il cigno nero, che rappresenta la sensualità in tutto il suo mistero. A questo punto entra in scena Cassell che interpreta un coreografo affascinante, virile, sensuale e playboy; questo personaggio riuscirà a sbloccare la ballerina rendendola capace di fare anche il cigno nero. Il coreografo riuscirà a liberare tutta la sensualità e sessualita represse nella ballerina. Natalie Portman diventerà una grande ballerina ma a costo della salute mentale, ella sprofonderà in un baratro di schizofrenia e sdoppiamento della personalità che la porteranno all'autodistruzione. Questo film può essere un dottor Jeckill e mister Hide in chiave musicale, Hide significa nascosto e per questo si può dire che il coreografo abbia liberato il cigno nero imprigionato nella corazza di puerilità della ballerina. La personalità repressa della Portman allude in parte alla maledizione di Odette fanciulla condannata a vivere nel corpo di un cigno bianco, la morte o l'amore riusciranno a liberarla.
La storia di una ballerina repressa, frustrata, goffa ed impacciata che cerca d'interpretare il ruolo di Odette nel ''lago dei cigni'' di Chaicovsky.
Celestiale
Nulla
Mix di horror, porno soft, thriller psicologico perfettamente amalgamato. Grande rilettura di un capolavoro.
Stupenda
Sensuale, simpatica, sciolta in una parola ottima.
Perfettamente calato nella parte, egli rompe ogni clichè o stereotipo di coreografo effeminato o addirittura gay proponendo una figura virile, sensuale, affascinante e a tratti genuinamente ruvida quasi rozza. L'attore francese rilegge il mito del pigmalione recitando in maniera fantastica.
Lugubre, inquietante, misteriosa....
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