Regia di Carlo Sarti vedi scheda film
Vista la prima a Bologna: il film è un brioso e leggero apologo della libertà, della genialità e della grandezza del pensiero, ovunque esso alberghi, sia pure nel corpo esile e guizzante di un pesce rosso. Sì, perchè il vero protagonista è un pesce rosso di nome Zeus, che dalla propria palla di vetro osserva il mondo. Che cosa c’è di strano allora e come può tutto questo diventare materiale da commedia? E’ possibile, perché Zeus in realtà è un genio. Ma non voglio qui anticipare troppo di una storia geniale, appunto, nel suo dipanarsi, dove il protagonista, l' eccellente Fabio Troiano, è in realtà soltanto l’interprete e l’emissario del grande Zeus che vive in una palla di vetro e vede il mondo piegarsi e sciogliersi ai suoi voleri di “genio nella bottiglia”. GOODBYE MR ZEUS, soprattutto nella prima parte, vede l’accumularsi di effetti comici e ricorda un po’ le dinamiche dello slow-burns caro a Keaton e a Loyd.
Il film Si avvale di ottimi interpreti, dal già ricordato Fabio Troiano a Chiara Muti e Max Mazzotta.
Insomma, un opera particolare e divertente.
Nella boccia dalla quale Zeus ci guarda silenzioso e sornione, vediamo in parte riflessi i profili e i contorni di Charles Darwin, ma anche di Keaton e di Chaplin.
Difficile non rimanerne conquistati e, perché no, anche piacevolmente divertiti.
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