Alberto, un impiegato di banca con una spiccata propensione a mettersi nei guai, regala per il compleanno alla fidanzata Adelaide - che aspettava con ansia un cucciolo di cane di razza - un comunissimo pesce rosso. Rifiutato, il pesciolino finisce a casa di Alberto, che gli si affeziona a lo "battezza" Zeus. Scoprirà presto che Zeus ha un'insolita disponibilità a comunicare: una dote fantastica che però per Alberto sarà causa di altri guai.
Note
Bella idea, ma rimane quasi sempre sulla carta. Tutti si impegnano, dal regista e sceneggiatore Carlo Sarti che ha talento a Troiano che ha mestiere, ma il film è pervaso dallo stesso disagio disorientato che si legge spesso sul viso di Chiara Muti. Il sorriso e l’immedesimazione arrivano sempre tardi, all’intuizione non segue la favola in cui perdersi. E il film d’evasione (nel senso più ampio del termine) annega in un bicchier d’acqua.
Vista la prima a Bologna: il film è un brioso e leggero apologo della libertà, della genialità e della grandezza del pensiero, ovunque esso alberghi, sia pure nel corpo esile e guizzante di un pesce rosso. Sì, perchè il vero protagonista è un pesce rosso di nome Zeus, che dalla propria palla di vetro osserva il mondo. Che cosa c’è di strano… leggi tutto
E' bene evidenziare un classico esempio di piccolo film indipendente dai nomi noti. Si, perchè in Italia riesce con non poche difficoltà, a sopravvivvere anche un pesce rosso di nome Zeus. Sarti prova a trasferire sul grande schermo le gabbie quotidiane dei nostri tempi e riesce a portarle al cinema, anche se con tre anni di ritardo. Un film che sfortunatamente evidenzia… leggi tutto
Il futuro, si sa, alcuni lo vedono in una boccia di cristallo. Alberto è uno di quelli, ma la sua boccia è piena d’acqua e con un pesce rosso dentro che non sembra esser muto come i suoi simili, perché si fa capire a colpi di pinna e con acrobazie inusuali. Un pò surreale e molto metaforico - noi uomini viviamo nell’acquario della vita piccoloborghese e conformista e non ne usciamo mai -… leggi tutto
Il Film parte anche benone con 2 gags ridicole (ma che possono anche capitare nella vita) tipo uno scontro leggerissimo in auto contro un'altra auto e ne nasce un piccolo diverbio poi aprendo la portiera ci si sbatte contro una bicicletta e da li' al malcapitato Troiano il ciclista gli prende anche una banconota come "regalo" oppure lo stesso Troiano che rimane "vittima" della sua sbadataggine…
Il futuro, si sa, alcuni lo vedono in una boccia di cristallo. Alberto è uno di quelli, ma la sua boccia è piena d’acqua e con un pesce rosso dentro che non sembra esser muto come i suoi simili, perché si fa capire a colpi di pinna e con acrobazie inusuali. Un pò surreale e molto metaforico - noi uomini viviamo nell’acquario della vita piccoloborghese e conformista e non ne usciamo mai -…
E' bene evidenziare un classico esempio di piccolo film indipendente dai nomi noti. Si, perchè in Italia riesce con non poche difficoltà, a sopravvivvere anche un pesce rosso di nome Zeus. Sarti prova a trasferire sul grande schermo le gabbie quotidiane dei nostri tempi e riesce a portarle al cinema, anche se con tre anni di ritardo. Un film che sfortunatamente evidenzia…
Vista la prima a Bologna: il film è un brioso e leggero apologo della libertà, della genialità e della grandezza del pensiero, ovunque esso alberghi, sia pure nel corpo esile e guizzante di un pesce rosso. Sì, perchè il vero protagonista è un pesce rosso di nome Zeus, che dalla propria palla di vetro osserva il mondo. Che cosa c’è di strano…
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