La recensione su Tre passi dalla sedia elettrica

di ezio

7 stelle

Lo sfondo dei drammi carcerari al cinema ha sempre avuto il suo fascino ,questo e' tratto da una autobiografia...

Negli anni trenta l'omicida Resko ( Ben Gazzara) uccide un negoziante a causa di un orsacchiotto da regalare alla figlia e viene condannato alla sedia elettrica ,pena poi commutata a ergastolo da scontare nel carcere di Dannemore ( in realta' di Folsom).

Qui il suo talento per il disegno e l'aiuto del direttore ( Whitman) gli daranno il condono per la liberta' .

Unica regia dello sceneggiatore Millard Kaufman ,un buon film carcerario lo colloco ai vertici del genere ma rimane anche un'opera quasi sparita dalla circolazione e merita un pronto recupero,nonostante un'andamento e un finale buonista (insomma dalla parte dei carcerati),ma il tutto viene riscattato dall'ottima interpretazione di Gazzara e da un buon cast di contorno (ci sono anche Vincent Price , Broderick Crawford e Rod Steiger) . Il fascino del bianco nero e le musiche di Leonard Rosenman mi inducono a promuoverlo e a consigliarlo...penso non ve ne pentirete.