Trama
Michele è uno scrittore sposato con Nina. Ospiti della coppia sono spesso Giovanna, che è innamorata di lui, e Max , l'amante di Nina. Alla ricerca di più eccitanti trasgressioni, Max procura alla donna un amante a pagamento, ma tra quest'ultimo e Nina sembra nascere un amore esclusivo. È solo una breve parentesi, la noia borghese ha poi di nuovo il sopravvento.
Note
Giuseppe Patroni Griffi porta sullo schermo uno dei suoi maggiori successi teatrali, ma l'ambiguo ritratto di famiglia dell'originale sfuma nell'estetismo fine a se stesso del film. Belle, ma da calendario Pirelli, le immagini erotiche fotografate da Tonino Delli Colli.
Recensioni
Mostro del teatro italiano del Novecento, forse unico grande drammaturgo del secondo dopoguerra assieme a Diego Fabbri (escludendo il genio inarrivabile di Eduardo), il benamato e dimenticato Giuseppe Patroni Griffi ebbe la sciagurata idea di trasporre sul grande schermo uno dei suoi due capolavori teatrali (l’altro è Prima del silenzio, ultima interpretazione di Romolo Valli),… leggi tutto
2 recensioni sufficienti
Recensioni
Da una pièce teatrale dello stesso Patroni Griffi, che rimane considerato come uno dei grandi del teatro italiano, un film che ebbe un successo straordinario, ma che negli anni ha conosciuto un opacizzarsi della propria fama. Cinque personaggi di estrazione borghese, i rapporti tra di loro, tra cui un triangolo equilatero tra la moglie dello scrittore Michele, e gli attori Max e Ric, i… leggi tutto
5 recensioni negative
Qual'è il primo ricordo che avete di Ennio Morricone?
Credo che tutti quelli che conoscono Morricone si ricordano la prima volta in cui hanno scoperto uno dei componimenti del maestro. Io ricordo il giorno in…
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Questo notte se n’è andato.
E’ morto uno dei massimi maestri della musica da film, anzi della musica punto.
Addio a Ennio Morricone, un mito per tutti noi, cinefili e non. Un gigante.
Se…
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Commenti (3) vedi tutti
Bei tempi quando i francesi facevano la fila per lavorare in Italia, anche se in commedie cupe, intellettualoidi e vacuamente estetizzanti come questa. La cultura sessuale borghese anni '60 qui è dipinta come un incubo inestricabile, e Patroni Griffi avrebbe fatto meglio a guardarsi un po' di Antonioni o Godard, prima di girare questa roba. Voto 4.
commento di ezzo24Forse l'argomento in sè, utilizzando una forma diversa avrebbe potuto reggere il tempo, ma con dei dialoghi italiani didascalici, una fotografia piatta e una forma leziosa, il risultato diventa dispersivo, disconnesso, ingessato e non coinvolge come dovrebbe. Il film appena uscito avrà avuto successo ma oggi ha perso la sua attrattiva. Voto: 5
commento di giancaudioChi ben conosce l'opera teatrale potrà legittimamente mal digerire quella cinematografica che personalmente, ignorando l'originale, ritengo di assoluto valore. Tutto, non saprei dire; certamente, parecchio di forte, potente, bello e convincente mi è arrivato. Ingenerosissimo, a parer mio, il giudizio negativo della redazione
commento di DavideKingInk80